[Approfondimento] Misteri e Anomalie

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    Risen from my ashes

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    Misteri e Anomalie

    In questo approfondimento verranno trattati i vari misteri e le varie anomalie dell'universo di Contractors. Nuovi dettagli e argomenti saranno aggiunti progressivamente in questo topic.

    01 - La Scala per il paradiso

    La cosiddetta Scala per il Paradiso (denominazione ufficiale: DA-7) è una anomalia scoperta nell'anno 3143 d.C / 1182 N.D. durante una operazione di mappatura delle rotte 4D da sonde automatiche. Nel corso della ricerca di una rotta alternativa per l'Ammasso delle Iadi, uno dei dispositivi automatici aveva smesso di funzionare improvvisamente, senza il tempo di poter inviare alcuna notifica di errore. Inizialmente si era pensato ad uno dei mille modi normali in cui lo spazio può massacrare le costose apparecchiature umane: così, al termine del resto dell'operazione (peraltro fallita), le sonde superstiti furono inviate a esaminare l'area in cui era scomparsa la loro compagna. Scomparvero tutte nello stesso modo.
    Tutto questo destò il primo allarme: furono fatte ipotesi, pubblicati articoli, spostati fondi e si procedette ad altre tre spedizioni simili. I risultati furono sempre i medesimi: giunti in una certa regione dello spazio 4D i contatti si interrompevano, e non era più possibile rilevare in nessun modo le sonde. Il tentativo seguente utilizzò una tecnica diversa: la sonda che avrebbe dovuto recarsi nella zona proibita sarebbe stata fisicamente collegata tramite un lunghissimo cavo dati ad un'altra sonda, che avrebbe fatto da ripetitore per le informazioni raccolte dalla strumentazione sacrificabile. Anche con un cavo lungo decine di chilometri, avere una tale precisione con le velocità in gioco non era un'operazione proprio semplice, e i rischi di perdere entrambe le sonde erano abbastanza alti.
    L'esperimento riuscì, a suo modo: la prima sonda scomparve come previsto, ma riuscì a trasmettere una piccola quantità di dati, mentre il cavo di collegamento risultava come reciso perfettamente all'altezza dell'entrata nella regione anomala. I dati raccolti risultarono in primo luogo illeggibili, e servirono quasi otto mesi per riuscire a decifrarli: la struttura del segnale era stata pesantemente alterata rispetto alla norma, e furono necessari alcuni tra i migliori criptologi ad ideare una sequenza idonea a renderli nuovamente leggibili. L'interesse del pubblico era alle stelle, e il feed video ottenuto fu trasmesso in diretta sulle principali reti olovisive.
    Con risultati deludenti: i venti secondi di video mostravano solo uno spazio nero senza fine una manciata di puntini bianchi, probabilmente stelle, che non corrispondevano ad alcuna configurazione nota. Dopo 17.32 secondi l'immagine degenerava in rumore statico e a 20:07 secondi il filmato si concludeva bruscamente.
    L'interesse del pubblico calò a picco, i finanziamenti cessarono e l'intera faccenda venne classificata come una semplice e lontana bizzarria, un capriccio del cosmo. Dopotutto, quella zona non faceva parte di alcuna rotta utilizzata, interdire la navigazione in quelle zone avrebbe chiuso la questione.
    Invece, alcuni mesi dopo, l'argomento tornò alla ribalta.
    Usando i pochi fondi rimasti, addirittura investendo parte dei propri beni personali, una equipe di scienziati composta da V. Andreev, E.J. Gosselin, M. Meyer e M. Fan equipaggiò una coppia di astronavi, ribattezzate Icarus e Daedalus in una sorta di tetro umorismo, in maniera similare alla coppia di sonde dell'esperimento precedente. Erano infatti collegate fisicamente con una serie di cavi dati e la prima, Icaro, che sarebbe dovuta entrare nella regione misteriosa, era stata caricata di quanti più misuratori e strumenti possibili. Gli scienziati sarebbero saliti proprio su quel veicolo, mentre un Contractor, che preferì rimanere anonimo, avrebbe pilotato la Daedalus. Non ci fu alcuna richiesta di autorizzazione per l'esperimento, né ne sarebbe stata concessa una: il gruppo di scienziati partì di nascosto, e nessuno vide più loro o la Icarus. Solo il Contractor sconosciuto fece ritorno, giusto il tempo di consegnare i dischi dati, restituire la Daedalus e sparire nell'anonimato.
    Anche questi dati risultavano illeggibili, ma stavolta bastarono solo due settimane a decifrarne il contenuto. Non ci fu alcuna proiezione pubblica, e il contenuto dei dischi dati è ancora frutto di congetture. Vi sono state molte presunte fughe di notizie a riguardo, nessuna confermata ufficialmente, e la più verosimile potrebbe essere la seguente trascrizione.

    +++ Inizio trascrizione +++
    [...] un canale video mostra l'interno della cabina di pilotaggio, inquadrato dalla sinistra della postazione di pilotaggio.
    Nei minuti prima dell'arrivo l'equipaggio opera normalmente: tutti e quattro chiusi nelle proprie tute ambientali, solo i loro volti sono visibili attraverso i visori. Andreev pilota l'astronave, Gosselin e Meyer stanno finendo di tarare alcuni strumenti da un pannello di comando e Fan siede di fianco ad Andreev, probabilmente attendendo il suo turno per dare il cambio. Il feed audio capta poche parole stanche, di chiacchiere tranquille.
    Dopo un paio di minuti l'eccitazione nella cabina sale visibilmente: manca poco all'arrivo. Le espressioni sono concentrate, nessuno dei quattro mostra apertamente paura. La taratura degli strumenti sembra completa, così anche Gosselin e Meyer prendono posto a sedere. Nessuno dice nulla.
    Appaiono i primi valori misurati dalla strumentazione di bordo, che non forniscono risultati anomali.
    Finalmente, a circa 04:32:15, la Icarus entra in contatto con DA-7.
    I dati raccolti dai vari misuratori di grandezze fisiche iniziano a riportare valori apparentemente casuali, che cambiano costantemente, per poi disattivarsi del tutto a 04:45:47.
    Per i primi quattro secondi non vi sono cambiamenti nel comportamento degli scienziati. Il feed audio appare da subito ovattato, arrestandosi completamente a 04:41:02.
    A 04:39:23 Andreev lascia la console dei comandi e balza inopinatamente in piedi, con le mani premute sul visore del casco. Lo si sente distintamente urlare per qualche secondo, prima che l'audio smetta di funzionare. Lo scienziato arranca a casaccio per la cabina, il visore completamente rosso di sangue, e crolla a terra come un sasso a 04:45:12.
    Gosselin viene apparentemente accelerata verso l'alto a 04:42:22, urtando con forza il soffitto della cabina e finendo poi supina a terra. Il volto non è inquadrato. A 04:47:53 Meyer, dopo uno scatto, riesce ad alzarsi in piedi e a fuggire dalla cabina di pilotaggio, uscendo dall'inquadratura. Uno dei canali video secondari lo inquadra attraversare il corridoio principale a 04:51:12, ed entrare in una stanza secondaria a 04:59:11. Nell'esatto momento in cui entra, i canali video secondari cessano tutti di funzionare all'unisono.
    Fan non effettua alcun movimento, a partire dal contatto con DA-7: il visore si appanna gradualmente fino a non permettere di vedervi attraverso a 04:41:43.
    A 05:21:31 Gosselin muove debolmente il braccio destro, e subito dopo viene accelerata orizzontalmente contro una parete. Il feed video si interrompe prima dell'impatto
    +++ Fine trascrizione +++

    Questa dichiarazione non è stata confermata né smentita. Molti sostengono sia fittizia, altri tentano di spiegarla in modi più o meno fantasiosi, altri ancora faticano a dare una spiegazione scientifica appagante. Formalmente, la zona è stata catalogata come Anomalia Dimensionale (Dimensional Anomaly, da qui la sigla DA), anche se nota in gergo come "scala per il paradiso".
    In ogni caso, dopo la vicenda degli scienziati della Icarus, il transito delle navi su quella rotta è severamente vietato, e sono stati installati alcuni ripetitori radio lungo di essa che trasmettono costantemente sulla frequenza dell'idrogeno un invito a fermarsi e invertire la rotta. Pare che questi ordini siano gli unici, tra quelli della Repubblica Solare, scrupolosamente rispettati persino dagli abitanti dello spazio-di-nessuno.
     
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    02 - Gli ultimi Omega

    E' ben noto quanto sia difficile per un Contractor raggiungere il rango Omega: sono infatti ormai più di 150 anni che questo titolo non viene più assegnato a nessuno, per tutta una serie di motivi: il miglioramento della tecnologia ha reso ben più semplice essere uccisi, i vari cambiamento interni a livello di progressione hanno incrementato una maggior difficoltà nel suo raggiungimento effettivo, e infine il progressivo spegnimento dei vecchi fuochi di guerra ha reso molto più infrequenti le possibilità di ottenere gli incarichi di altissimo profilo necessari a conseguire tale titolo.
    Ci si aspetterebbe quindi che le ultime persone ad aver ottenuto questo onore siano quindi ricoperte di onori, o almeno ricordate con rispetto per i servigi svolti, pur dietro compenso, all'umanità.
    Invece non è così.
    Recenti ricerche hanno messo alla luce come i documenti relativi agli ultimi trenta livello Omega che sono vissuti sono stati in qualche modo rimossi o resi inservibili. Dato il tempo passato da allora (una delle poche date affidabili in questo è quella della morte dell'ultimo Omega, avvenuta nel 3443 d.C. / 1482 N.D., quasi 120 anni fa) non esiste nessuno in vita che possa avervi avuto a che fare, e le uniche testimonianze in merito sono quelle accumulate negli archivi (siano essi fisici o telematici), oppure quelle tramandate oralmente.
    Eppure, la maggior parte di esse sono state cancellate in qualche modo (la banca dati dei Contractors risulta desolatamente vuota a riguardo), oppure alterate al punto che archivi diversi riportano dati in aperta contraddizione, tanto da rendere impossibile ricostruire accuratamente le vicende e le persone dietro di esse.
    Non sono noti i motivi di questa (apparentemente) deliberata censura, e i dirigenti dell'organizzazione tendono a rispondere con dei laconici e seccati "no comment" a riguardo. Si ipotizza possa essere il tentativo di nascondere attività illegali o immorali perpetrate dai personaggi in questione, ma non è da escludere che sia invece opera di forze esterne all'organizzazione con la propria imperscrutabile agenda.
    In ogni caso team di storici e giornalisti lavorano tutt'oggi per cercare di ricostruire le vicende del passato, purtroppo ancora senza fortuna.
     
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    03 - Bombe Strangelet

    Uno strangelet è una particella ipotetica, uno stato legato contenente dei quark di tipo strange che, se l'ipotesi di materia strana fosse corretta, potrebbero essere più stabili che gli stati legati di quark della materia ordinaria (quark up e quark down) come i protoni e i neutroni. Secondo la teoria, uno strangelet dovrebbe essere composto da un numero uguale di quark up, quark down e quark strange, e andrebbe a costituire l'unità fondamentale della materia strana, che, a sua volta, formerebbe le stelle strane. Più in generale, uno strangelet può essere definito come un frammento isolato di materia strana. Quest'ultima è stata proposta come candidato per la costituzione della materia oscura.

    Questa è la definizione di strangelet, termine che viene colloquialmente usato anche per indicare oggetti macroscopici fatti di tale materia. Secondo la teoria, la cosiddetta materia strana, ottenibile solo in ambienti con pressioni estreme (come il nucleo di una nana bianca) o in particolari reazioni ad alta energia, tenderebbe a convertire la materia con cui entra in contatto in ulteriore materia strana, mentre la loro formazione in natura è estremamente improbabile a causa dell'instabilità tipica delle particelle conosciute dotate di quark strange.
    Eppure, qualcuno sembra essere riuscito a superare tale limite naturale, e a confermare quella che fino a poco prima era solo teoria.
    Nell'anno 3250 d.C./1289 N.D. il pianeta Zagreus, un mondo agricolo abbastanza insignificante, fu teatro di una triste vicenda: il XI Gruppo Navale della Marina Solare aveva appena disertato in blocco, e le sue navi avevano avvicinato il pacifico pianeta agricolo prima che fosse possibile dare un qualsiasi allarme. Dopo che lo flottiglia si fu installata nell'orbita, il suo comandante rinnegato, Aston Shvets. inviò una enorme richiesta di denaro al comando centrale, minacciando la distruzione totale del mondo sottostante se non avesse ottenuto quanto richiesto. Il ricatto non venne preso particolarmente sul serio: esistevano varie armi di distruzione di massa, questo era noto da secoli, ma nessuna delle navi coinvolte era dotata di armamenti di quel tipo; come se non bastasse, nessuna arma nota era in grado di obliterare rapidamente un intero mondo. Si credette si trattasse di un bluff, e la Marina agì nel modo che riteneva più consono: una flotta grande sei volte quella dei traditori fu inviata sul posto, con l'obiettivo di annichilirli prima che la notizia fosse di dominio pubblico.
    Una volta nei pressi del pianeta, le forze lealiste ingaggiarono subito gli avversari senza preavviso, devastandone la formazione in maniera impietosa. Le perdite da parte della Marina Solare furono minime, e si pensò subito ad una vittoria schiacciante: le forze nemiche erano state ridotte da trenta a sei navi di varia stazza, a fronte della distruzione di una sola astronave della Marina.
    Ciononostante, alla domanda di resa, i traditori risposero reiterando le minacce di prima: la Repubblica avrebbe dovuto pagare, altrimenti avrebbero usato la loro arma segreta. La "Bomba Strangelet", così la definì Shvets prima di chiudere le comunicazioni. Il nome dell'arma non indicava nulla di presente negli archivi della Marina, e ciò rafforzò l'impressione che si trattasse di un colossale bluff.
    Le sei navi rimaste furono abbattute nei secondi successivi, e lo stesso Aston Shvets perì a bordo della sua ammiraglia. La situazione sembrava conclusa.
    Furono delle rilevazioni inattese a rovinare i successivi festeggiamenti dei vincitori: venivano registrate delle emissioni irregolari di particelle, dal pianeta sotto di loro. Gli equipaggi non poterono far altro che guardare attoniti mentre il verdeggiante pianeta Zagreus si trasfigurava, lentamente ma inesorabilmente, sotto i loro occhi: un cerchio di un bizzarro colore grigiastro luminescente cominciò ad espandersi a partire da uno dei continenti settentrionali, fino a inglobare l'intera superficie del mondo. Contemporaneamente, Zagreus cominciò a contrarsi su se stesso, riducendo gradualmente il proprio diametro. Nel giro di poco più di un'ora il volume del pianeta si era ridotto di un decimo, e la sua superficie era divenuta una distesa grigiastra omogenea, senza rilievi, via via sempre più luminosa. L'aumentare significativo delle radiazioni emesse da quanto rimasto del pianeta costrinse la flotta ad allontanarsi di alcuni milioni di chilometri, fino ad una ritirata completa tre ore dopo, quando ormai era chiaro non ci fosse più nulla da fare per l'ex pianeta.
    Il nuovo corpo celeste rimase così, una sfera luminosissima di poche centinaia di chilometri di diametro, aumentando sempre più l'output energetico. Indagini successive ne stimano l'emissione energetica come entro l'ordine di grandezza di quella del Sole, per un periodo continuativo di circa undici mesi, passati i quali si affievolì rapidamente fino a cessare del tutto. La stima delle vittime, ossia l'intera popolazione si aggira attorno al mezzo miliardo.
    Di Zagreus non rimane nulla, nemmeno un frammento: l'unica testimonianza della sua esistenza rimane negli archivi della razza umana.
    Eppure, gli scienziati non sono ancora sicuri di cosa sia accaduto, anche secoli dopo: secondo le ipotesi più accreditate un macchinario in possesso di Aston Shvets (indicato come "Bomba Strangelet" o Strangelet Device) avrebbe avviato un processo di conversione della normale materia di Zagreus in uno strangelet: successivamente, nello strangelet si sarebbero accese reazioni termonucleari simili a quelle delle normali stelle, convertendo l'intera massa del pianeta in radiazione luminosa, consumandolo interamente. Non si riesce a comprendere come ciò sia stato reso possibile, e quali parti della sequenza distruttiva siano state indotte col fantomatico macchinario e quante siano state una semplice conseguenza dettata dalle leggi della natura. La realtà accaduta cozza pesantemente con le teorie note, e non si riesce ancora a trovare un modello che unifichi tutte le informazioni in possesso.
    Resta soprattutto un altro interrogativo agghiacciante, ben più terreno, oltre al come: chi. Shvets non era certo noto per le sue conoscenze in fisica teorica o sperimentale, e un traguardo del genere è tanto più avanzato da essere incomprensibile alla scienza moderna. Qualcuno deve avergli fornito la bomba, e quel qualcuno potrebbe essere ancora vivo e ostile. Di chi si tratta? Quali sono le sue intenzoni? Come ci si può difendere da un armamento del genere?

    Edited by Redshifted - 24/4/2021, 15:39
     
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    04 - La rinuncia di Pasithea

    Pasithea è un pianeta abitabile orbitante attorno alla stella di Luyten, una nana rossa di classe M3.5 V. Ha caratteristiche paragonabili a quelle della Terra: massa simile (0.85 volte quella terrestre), varietà di metalli e materiali paragonabile e orbita nella fascia abitabile della sua stella, presentando temperature di poco al di sopra di quelle medie terrestri e una alternanza stagionale che si divide in due macrostagioni non molto dissimili. Possiede due piccoli satelliti naturali, Hor e Agus, il primo chiaro e l'altro scuro, privi di risorse naturali rilevanti.
    La rotta per il pianeta è stata scoperta relativamente tardi rispetto alle maggiori ondate migratorie umane, nel 3313 d.C./1351 N.D, e il pianeta identificato come abitabile quasi immediatamente. A differenza delle colonizzazioni di massa del passato, nel caso di Pasithea erano già in atto le stringenti regolamentazioni del 3180 che limitava in maniera pesante le operazioni di terraforming disponibili e la gestione della faccenda.
    Fu svolta una gara di appalti, e la gestione del pianeta andò alla corporazione Earthlike: l'enorme investimento richiesto per introdurre specie terrestri e realizzare le infrastrutture necessarie senza intaccare eccessivamente la biodiversità locale era giustificato dai futuri piani di trasformare quel mondo in una colonia di lusso.
    Il processo di base, in cui venivano realizzate zone atte alla vita di tipo terrestre e costruite le infrastrutture primarie, durò ventidue anni: finalmente Pasithea fu certificato idoneo ad accogliere abitanti umani in maniera permanente.
    La prima spedizione di coloni ammontava a circa novemila persone che, sommate al migliaio che già si trovava sul luogo per il completamento delle opere di abitabilità, portava la popolazione di Pasitheani a circa diecimila unità. Non si trattava ancora dei clienti facoltosi cui la Earthlike puntava, ma solo dell'immenso esercito di ingegneri, operai, personale civile e relative famiglie che avrebbero dovuto occuparsi della realizzazione (e, in futuro, della manutenzione) di tutte le costruzioni necessarie ai futuri ospiti di riguardo: abitazioni, strade, ospedali, ponti eccetera.
    L'inizio della fase due andò liscio come l'olio: certo, per i coloni all'inizio era difficile abituarsi al piccolo globo vermiglio che splendeva in cielo, molto diverso dal Sole o dalle stelle dei pianeti da cui provenivano, ma le altre condizioni erano talmente simili a quelle terrestri, a patto di non allontanarsi troppo dalle città, da notare solo con difficoltà le differenze. I successivi sviluppi colsero quindi tutti impreparati.
    Il giorno 26 marzo 3325, alla vigilia dell'inaugurazione ufficiale di Kelfor, la prima città del pianeta ad essere completata, i contatti con Pasithea si interruppero improvvisamente. Si pensò inizialmente ad un semplice guasto, ma le pressioni degli azionisti della Earthlike fecero sì che nel giro di dodici ore fosse inviata una nave a controllore lo stato della colonia. Passati i necessari giorni di viaggio senza che il contatto fosse ristabilito, la nave arrivò finalmente sul posto e fu subito chiaro che qualcosa non andava: i dispositivi captavano solo rumore di fondo, e nessuna trasmissione locale provenire da Pasithea. Atterrata in uno spazioporto deserto e senza supporto da terra, con un pesante senso di irrealtà, l'equipaggio si trovò a fronteggiare un mondo completamente vuoto. Quanto costruito era ancora presente, certo, (Kelfor era completata come da piano) ma gli abitanti si erano come volatilizzati. Non c'erano segni di lotta o violenza: le abitazioni erano in normale ordine e non pareva mancare nulla. Furono scattate molte foto, alcune delle quali divenute famose: ad esempio quella di un messaggio d'amore scritto a metà sulo schermo di un computer, o quella di una tavola imbandita per quattro, il cibo mangiato per metà e le sedie leggermente discoste come se tutti i commensali si fossero alzati all'unisono per andare da qualche parte, oppure quella di un disegno abbozzato (probabilmente appartenente a un bambino) di alcune figure umane recante la scritta "sono nella pioggia". Qualunque cosa fosse successa, i segni suggerivano non si fosse trattato di un episodio violento, e che nessuno degli abitanti avesse fatto i bagagli per fuggire o qualcosa del genere. Non mancava neppure nessuna nave spaziale all'appello. Le registrazioni di sicurezza si interrompono tutte alla stessa ora, e non riportano contenuti bizzarri, ma solo scene di normale vita quotidiana.
    Non fu possibile nascondere l'episodio all'opinione pubblica: la Earthlike prese un duro colpo ma rimase in piedi, pur dovendo ridimensionare il progetto. L'anno successivo tentò una più modesta spedizione di mille coloni per rimettere in moto i lavori. Non accaddero altri casi simili, ma la percentuale di abbandoni e rinunce era molto alta. Nell'arco di tre mesi, ognuno dei mille aveva preferito tornare al proprio pianeta. Alcuni sostenevano di percepire una sorta di senso di oppressione nell'aria, e di sentirsi come osservati, in particolare quando la stella di Luyten tramontava dietro l'orizzonte o veniva oscurata dalle nuvole, altri erano semplicemente stufi del clima tetro che creavano i primi.
    Non furono fatti tentativi di inviare altre spedizioni e, nel successivo anno fiscale, la Earthlike aveva chiuso i battenti.
    Ad oggi il pianeta non pare essere più stato visitato: chi ne conosce la storia lo evita grazie ad essa ma, anche senza conoscerla, si tratta di un pianeta privo di persone, infrastruttura e servizi. Atterrare sulla sua superficie e subire un guasto significa rimanere intrappolati per sempre da soli tra le rovine del progetto Earthlike, o magari sparire nel nulla come i coloni di molto tempo fa.
     
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    05 - Piastre di Tenby

    Le cosiddette "Piastre di Tenby" sono un curioso fenomeno (presumibilmente) artificiale che interessa alcuni pianeti della Repubblica Solare e dello spazio-di-nessuno. Si tratta di alcune "piastre" impresse in rilievo su pavimentazioni stradali e facciate di edifici, tramite metodi al momento ancora ignoti, e composte di materiali variabili: la stragrande maggioranza è fatta da una mistura di olii naturali e materiale vegetale sminuzzato, mentre altri risultano composti di gomma o polimeri industriali più complessi. Il fattore che li accomuna non è tanto l'aspetto quanto il contenuto: ognuno di essi sembra far riferimento alle idee di un fantomatico "Tenby", chiunque esso o essa sia, e riporta una serie di informazioni criptiche il cui vero significato rimane ancora sconosciuto. Queste cosiddette piastre risultano essere state registrate per la prima volta sul mondo di Adarna nell'anno 3463 d.C. (1502 N.D.) anche se, per molti anni, non è stata riservata loro maggiore attenzione di quanto riservata a un qualsiasi altro atto di vandalismo. Solo nell'anno 3471 d.C. (1510 N.D.), quando una di queste piastre apparve una sera nei pressi della sede del Congresso Planetario, il focus dell'attenzione pubblica fu concentrato sul fenomeno, e alcuni giornalisti riuscirono a risalire agli avvistamenti precedenti di questi bizzarri marchi. Nonostante il picco di interesse raggiunto nei mesi successivi, non si riuscì mai a identificare l'autore, o gli autori, delle piastre: alcune persone cercarono di imitarne lo stile per puro spirito di emulazione, generalmente con risultati poco convincenti, ma non è da escludere che una piccola parte delle piastre rinvenute dopo il 1510 N.D. non siano originali. La loro presenza è stata accertata principalmente sui seguenti mondi:

    Terra
    Adarna
    Saubarag
    Chaquen
    Porphyrion
    Nue

    I contenuti delle piastre tendono ad essere quasi sempre gli stessi, e variano in maniera irregolare su lunghi periodi. Esse tendono a comparire in luoghi estremamente affollati durante le ore di punta oppure, al contrario, in luoghi remoti dove la vigilanza è minima o nulla. Le ipotesi su come siano state realizzate sono molte; probabilmente viene utilizzato un veicolo con un fondo rimuovibile, che permette di applicare la piastra direttamente sull'asfalto senza destare sospetti o attirare l'attenzione durante le ore di massimo traffico. Il movente resta però incomprensibile: chi mai si prodigherebbe in sforzi del genere solamente per lasciare quelli che, a conti fatti, sono solo deliri senza capo né coda? Anche se si trattasse di un elaborato scherzo, la sola scala dell'operazione tende a lasciare chiunque come minimo perplesso.
    In ogni caso, l'ultimo esemplare di piastra identificato risale al 3552 d.C. (1591 N.D.), ed è purtroppo stato perduto poco dopo (si suppone rivenduto al mercato nero). Da allora non sono stati rinvenuti altri esemplari originari, ma ciò significa poco: la loro produzione non è mai stata costante negli anni, e non è la prima pausa di oltre un decennio che sia mai accaduta. Ecco alcuni dei testi comparsi negli anni all'interno delle piastre:

    Tenby - idea
    I morti non abbandonano il mondo
    ne sono il solo detentore, solo un uomo
    e i satiri si deliziano e fremono
    alla mia dipartita

    Rinvenuta a Eabuan - Adarna - anno 3463 d.C. (1502 N.D.)

    Tenby - idea
    I morti non abbandonano il mondo
    Il demone dell'Alfa e l'Omega
    su Semia e il limite di Evan
    infinitamente scrutano


    Rinvenuta presso la sede del Consiglio Planetario - Terra- anno 3471 d.C. (1510 N.D.)

    Tenby - idea
    I morti non abbandonano il mondo
    ho chiesto
    non ascoltato
    non di distruggere
    ma
    [l'ultima parola è illeggibile]

    Rinvenuta a Solk - Porphyrion - anno 3542 d.C. (1581 N.D.) (perduta)
     
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    06 - Roccaforti Spaziali

    Sono così definite, con una scelta di nome non propriamente creativa, alcune macrostrutture realizzate dall'Umanità in un periodo che va dal 2550 d.C/589 N.D. al 2750 d.C./789 D.C.
    Ideate in un clima di apocalisse imminente (la Quarta Guerra Mondiale sarebbe in effetti scoppiata pochi anni dopo, nel 2550 d.C/599 N.D.), si tratta di enormi stazioni spaziali praticamente autosufficienti, come non se ne costruiscono più da secoli. Il loro design varia sensibilmente da un esemplare all'altro, poiché non sono quasi mai state prodotte in serie: ognuna modello derivava dai desideri secessionisti, isolazionisti o paranoici di una qualche comunità di persone, generalmente in possesso di notevoli quantità di denaro, e realizzata "su misura" per la comunità che avrebbe dovuto ospitare. In linea di massima, ogni roccaforte dispone di un sistema di riciclo atmosferico e organico, dei reattori nucleari a lunga durata, pannelli solari e un primitivo sistema di propulsione spaziale (o, molto raramente, di modelli arcaici di motori 4D, nei modelli costruiti in tempi più recenti), e misurava alcune centinaia di metri di larghezza e lunghezza. In pratica, ognuna di esse è stata progettata e realizzata in modo tale da poter sostentare una popolazione di alcune centinaia di persone e dei relativi discendenti per secoli, in attesa dello svolgimento di guerre e disastri assortiti, senza dover ricorrere ad alcun rifornimento o contatto con altri mondi. Ogni atomo di aria, ogni molecola organica, viene costantemente riciclato e riutilizzato al loro interno da macchinari imponenti e robusti, progettati per durare, gli abitanti costretti a seguire regole di vita e comportamento abbastanza ferree, per assicurare la possibilità di sopravvivere a loro stessi e ai discendenti. Di fatto, una roccaforte assomiglia ad una delle cosiddette "biosfere in bottiglia".
    Teoricamente è ancora possibile costruire strutture del genere, probabilmente con risultati persino migliori di quelli del passato: si tratterebbe però di opere estremamente costose, e in cui praticamente nessuno vorrebbe davvero vivere. Persino le più remote stazioni degli Spaziali importano regolarmente cibo, acqua, ossigeno e carburante dagli altri pianeti, così da non obbligare gli abitanti a vivere con la costante spada di Damocle dell'evitare gli sprechi e tutto il superfluo.
    Il numero di queste roccaforti è ignoto: generalmente sono state fabbricate in segreto, oppure alla luce di grossi conflitti che hanno causato la perdita di numerosi archivi di informazioni, pertanto non è mai stato tenuto un "registro" ufficiale del loro numero. Gli esperti stimano ne siano esistite alcune migliaia, ma è veramente difficile poter fare ipotesi certe. E di certo non aiuta il fatto che la quasi totalità delle roccaforti ha tentato in ogni modo di rimanere nascosta agli occhi del resto dei propri simili: leviatani metallici alla deriva nel buio dello spazio interstellare, la stragrande maggiorante di essi si trova nell'incommensurabile e straziante spazio vuoto che separa il sistema solare dalle altre stelle, e di certo non emette segnali radio.
    Il comportamento della Repubblica Solare verso queste costruzioni è stato variabile nel corso degli anni: dopo una certa curiosità per i primi esemplari rinvenuti, l'approccio è stato decisamente ostile: le navi della Marina Solare ingaggiavano le roccaforti il prima possibile dopo un avvistamento, e si procedeva alla loro totale eradicazione, cosa non facile grazie alla loro notevole resistenza (erano progettate per durare, dopotutto) e al fatto che in molti casi fossero anch'esse dotate di armamenti. E' stato solo a partire dal 3400 d.C./1439 N.D. che il comportamento dei solari è cambiato radicalmente, forse perché in tempi ben più pacifici. Da allora le Roccaforti vengono trattate come beni archeologici, e molti esprimono un sincero rammarico per le centinaia che sono andate distrutte nei tempi precedenti. Si sono quindi susseguite numerose spedizioni di ricerca al loro interno, mostrando finalmente il perché della previa ostilità.
    Una volta superati i sistemi di difesa esterni di una roccaforte (impresa non semplice, pur con sistemi di difesa moderni), ricercatori ed esploratori devono prepararsi a tutta una serie di insidie non da trascurare, primi tra tutti i rischi ambientali: fughe di materiale radioattivo, vecchi agenti patogeni, sezioni prive di atmosfera, gravità o calore, e molte altre. In più, nonostante gli abitanti della maggioranza delle fortezze tendano ad essere già deceduti, non sono troppo rari i casi in cui si deve fare i conti con la presenza dei residenti, in genere non troppo amichevoli. In questi casi le leggi parlano chiaro, e non è possibile torcer loro un capello finché non abbiano dimostrato aperta ostilità. Per tutti questi motivi, le roccaforti note sono costantemente monitorate dalla Marina Solare a distanza di sicurezza, ed è possibile accedervi solo previe autorizzazioni speciali. I Contractors sono utilizzati in maniera massiccia per la loro esplorazione, principalmente in quanto sacrificabili. Eppure, nella quasi totalità delle spedizioni da alcuni anni a questa parte, è stata sempre segnalata la presenza di uno o più membri di personale militare nelle spedizioni: le motivazioni ufficiali non sono mai state comunicate a nessuno, ma secondo alcuni voci di corridoio certe roccaforti ospiterebbero IA illegali e altre minacce ancora più sinistre...
     
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    07 - Radio Number Sources

    <<"...2 4 7 4 7 4 1 8 4 7 3 8 5 1 0 9 0 5 3 1...">>


    +++ Tracciatura RNS #0181, rilevata in data 27/08/1389 N.D, sistema di Sol

    Con la nomenclatura Radio Number Sources sono identificate alcune sorgenti di onde radio dotate di alcune caratteristiche peculiari, la cui origine è ugualmente sconosciuta. Genericamente, una RNS è un oggetto che trasmette messaggi radio standard (o, molto raramente, iper-onde nelle quattro dimensioni spaziali), il cui contenuto é invariabilmente un messaggio radio nel quale vengono lette sequenze di numeri o, più raramente, lettere o parole. Tendono a comparire nelle zone più remote dei sistemi stellari abitati, spesso all'interno di fasce di asteroidi o altre zone in cui sia più difficile individuarle con radar e altri mezzi convenzionali. Si hanno notizie di RNS comparse sia nei territori della Repubblica Solare che nello spazio-di-nessuno, e addirittura nell'Ammasso delle Iadi. Sono divise in 4 categorie:

    Audio: i messaggi sono recitati da una voce (nel 75% dei casi femminile) o un sintetizzatore vocale
    Codice: i messaggi sono in codice (Morse o simili)
    Iper: i messaggi sono trasmessi a lunga distanza tramite radio a iper-onde
    Rumore: i messaggi non contengono informazioni ma solo rumore bianco
    Permanente: sorgente che trasmette permanentemente

    Tipicamente, una RNS funziona per poche ore, per poi sparire misteriosamente prima che sia possibile individuarne la posizione e indagare la sua vera natura. Ad oggi non risulta sia mai stato possibile interagire con alcuna RNS. In genere una RNS (o più RNS simili) tende a comparire con una vaga periodicità nella stessa zona ma, data l'enormità dello spazio vuoto, é quasi impossibile riuscire a tenderle un'imboscata.

    Per ovvi motivi non è possibile stabilire con certezza lo scopo di queste trasmissioni, ma solo fare ipotesi. Quella accorta con più favore dalla comunità scientifica sia che si tratti di messaggi in codice mirati a specifici operatori di una qualche agenzia di spionaggio. In effetti l'attività di queste sorgenti ha raggiunto picchi importanti in occasione di fatti storici importanti (come la fine di Zagreus o prima e dopo molte battaglie delle Guerre di Annessione). Nessuna agenzia di spionaggio ha però ufficialmente mai ammesso l'utilizzo di mezzi del genere.
    Altre ipotesi a riguardo tendono ad essere marcatamente più fantasiose: c'è chi parla di forme di vita aliene, viaggiatori temporali o dimensionali che cercano di stabilire un contatto con gli esseri umani, e chi addirittura tira in ballo ipotesi magiche o mistiche di vario tipo, secondo cui si tratterebbe di divinità o forze primordiali non meglio identificate che cercano di scoraggiare gli umani dal viaggio spaziale o di inviare un qualche messaggio criptico, invariabilmente decifrato dal guru di turno dietro pagamento di una cospicua somma.

    RNS famose

    VBU-67 ("The Hum"): questa sorgente trasmette costantemente un ronzio elettronico una volta ogni tre secondi, ed è rilevabile più o meno dovunque sul confine dello spazio-di-nessuno. Il ronzio sembra generato da un qualche apparato fisico posto in prossimità di un microfono. E' stata rilevata la prima volta nel 1487 N.D. e si è fermata solo in tre occasioni: una settimana dopo la prima rilevazione (3 giorni di interruzione), il primo giorno del 1493 (per due mesi) e dal 1501 al 1510. I tentativi di triangolarne la posizione forniscono dati inconclusivi, come se la sua posizione non fosse costante, e addirittura variabile a seconda della posizione dell'ascoltatore. In due occasioni differenti il ronzio elettronico è cessato per alcuni minuti, durante i quali una voce ha recitato una serie di una dozzina di nomi propri di persona, maschili e femminili, prima di tornare alla normalità.

    Nopal: RNS registrata numerose volte nel corso della I Guerra Interplanetaria (1340 circa). Tendeva a comparire nei primi minuti di un conflitto tra forze spaziali per emettere una rapidissima sequenza di numeri in digitale (sempre gli stessi in ogni occasione) e poi sparire senza lasciare traccia. Deve al suo nome al fatto di essere stata frettolosamente indicata come "non amica" (no-pal) dall'anonimo operatore radio che la ha rilevata la prima volta.

    Devil's Scream: RNS di tipo Rumore, rilevata per la prima volta nel 1583 al largo del sistema di HD 143361 ("Occhio di Tigre"). Ascoltabile occasionalmente (circa una volta ogni 3-4 mesi), rimane attiva per pochi minuti. Trasmette un continuo rumore statico non periodico, sopra di cui si riescono appena a percepire ogni tanto delle parole in una lingua sconosciuta, pronunciate con una voce estremamente distorta.

    #0001: la prima RNS registrata ufficialmente, nell'anno 1224 N.D. Rilevata da una stazione orbitante attorno al pianeta Adarna, la RNS trasmise per sei ore di fila una lunghissima serie di numeri. Nei primi tempi non fu stata data molta importanza all'episodio ma nel giro di alcuni anni fu correttamente inquadrato come RNS.

    #0091: RNS rilevata nel sistema di Zagreus nel 1289 N.D. Tipologia: Rumore.

    #0092: RNS rilevata nel sistema di Zagreus nel 1289 N.D. Tipologia: Codice

    #0093: RNS rilevata nel sistema di Zagreus nel 1289 N.D. Tipologia: Iper.

    #0181: unica RNS registrata all'interno del Sistema di Sol. La sua improvvisa apparizione (27/08/1389 N.D.) all'interno del settore più protetto della Repubblica Solare causò un certo grado di apprensione da parte del pubblico, tale da causare l'invio di una massiccia flotta della Marina Solare in fretta e furia fino alla fascia di Kuiper, regione in cui era stata triangolata la RNS. La misteriosa sorgente riuscì a trasmettere per alcuni giorni, eludendo i massicci sforzi di ricerca da parte della Marina, per poi dissolversi senza preavviso il 31/08 dello stesso anno. La trascrizione delle lettere e numeri inviati è di dominio pubblico ed è stata esaminata più e più volte dai maggiori esperti di crittografia della Repubblica, senza mai giungere a nulla. L'evento in se giustificò un cospicuo aumento dei fondi militari negli anni successivi.

    #0749: ###IMPOSSIBILE ACCEDERE ALL'ARCHIVIO, DATI MANCANTI###

    #1218: RNS osservabile raramente nel sistema di Upsilon Tauri. A causa della normale reticenza da parte delle istituzioni dell'Ammasso delle Iadi, i dati su questa RNS sono estremamente scarni e frammentari. Di tipo Audio, parrebbe essere molto spesso attiva. Nel 1596 N.D. una equipe di scienziati dell'Università di Yusdale inviò una team di ricerca su Upsilon Tauri β per studiare il fenomeno, ma l'intera spedizione fu presa in ostaggio o uccisa da una pattuglia della Keitto-Kei per motivazioni (pare) non correlate alla loro ricerca. Si parlò di un vero e proprio incidente diplomatico e, dopo alcune settimane di tensione, i membri superstiti del team furono rilasciati. Nessuno di essi ha deciso di continuare le ricerche su RNS#1218.
     
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    08 - La Valle dell'Eternità

    Con il nome "Valle dell'Eternità" è indicata nel linguaggio comune la zona di Khione ufficialmente designata come Cheimon Rift. Ubicata di poco al di sopra del 60° parallelo nell'emisfero boreale, a prima vista non presenta caratteristiche peculiari rispetto alle zone circostanti. Il clima è piuttosto rigido, anche se le nevicate non sono particolarmente abbondanti grazie alla copertura delle alte montagne che la circondano, che fanno da barriera contro le perturbazioni che tentano di muoversi nella sua direzione. Fauna e flora sono decisamente scarni: la vegetazione è composta da colonie di organismi simili a licheni scuri e qualche arbusto di dimensioni estremamente ridotte, mentre gli animali nativi del pianeta presenti in zona sono i cosiddetti Laarsbil, creature paragonabili ai roditori terrestri, di piccolissime dimensioni e dal caratteristico pelo bianco e soffice, che vivono all'interno di complesse tane scavate nel terreno congelato. Sono stati segnalati più volte esemplari di animali terrestri tipici dei climi freddi, sicuramente importati illegalmente dal loro pianeta natio e poi abbandonati nelle vaste terre desolate del pianeta. La lista include l'alce dell'Alaska (Alces alces gigas), il Lupo Artico (Canis lupus arctos), la Lepre Artica (Lepus arcticus) e, pur molto raramente, l'Orso Polare (Ursus maritimus).
    La notorietà di questo posto è dovuta ai fatti bizzarri che sono iniziati ad accadere dall'anno 3493 d.C (1532 della Nuova Datazione), concentrandosi in larga maggioranza nel periodo che va da tale data fino al 3510 d.C (1549 della Nuova Datazione).
    Secondo un nutritissimo numero di testimonianze ben documentate, camminare in questo luogo consentirebbe di comunicare con gli spiriti dei morti. Un numero elevatissimo di persone riferisce infatti di aver stabilito in questo luogo un contatto con alcune persone il cui precedente decesso era stato accertato al di là di ogni possibile dubbio.
    Il primo caso è stato appunto documentato nel 3493: in quell'anno l'unica struttura presenta nel Cheimon Rift era una stazione di rilevazione meteorologica, il cui staff era composto da due persone: Adam Böttcher, ex membro della Marina Spaziale Solare e Vikram Pahlke, ricercatore universitario. Il giorno 17 Dicembre una massiccia perturbazione, tanto estesa da varcare persino le montagne circostanti, causò un malfunzionamento nel sistema di telecomunicazioni e non fu possibile mettersi in contatto con la base fino al giorno 22. Anche al termine del maltempo non si riuscì ad ottenere risposta, nonostante il sistema risultasse correttamente funzionante. Un team di recupero, arrivato sul luogo il 24, trovò uno spettacolo decisamente inaspettato: secondo le ricostruzioni, Böttcher aveva usato la propria pistola a raggi per eliminare Vikram con un colpo al petto e poi si era suicidato alcune ore dopo con un colpo alla tempia. Non essendoci alcun sistema di sorveglianza, l'unica testimonianza disponibile erano i diari lasciati dai due uomini: in essi Vikram si definiva sempre più preoccupato dello stato mentale sempre più deteriorato del compagno, mentre Adam faceva riferimenti criptici sempre più frequenti a dei fantomatici "loro" non meglio definiti, che secondo lui sarebbero tornati a giudicarlo e portarlo all'inferno.
    Quanto alla base, si ritenne opportuno rimetterla in ordine e sostituirne lo staff con un numero maggiore di persone nei mesi successivi, ognuna di esse armata a dovere. L'intero accaduto rimase segreto, per il momento.
    Tuttavia la vita dei successivi occupanti dell'installazione non fu propriamente semplice: il tasso di logoramento era sopra la media, e ogni pochi mesi lo staff doveva essere sostituito totalmente. Molti dei ricercatori riportavano allucinazioni visive e uditive di vario tipo, oppure non riuscivano a sopportare la tensione che si creava progressivamente con i racconti vividi dei compagni che affermavano di incontrare spesso, fuori nel paesaggio ghiacciato, gli spettri di parenti e conoscenti morti da tempo. Non fu possibile insabbiare tutto e, in capo a qualche mese, ogni dettagli della faccenda divenne di dominio pubblico.
    Nel giro di pochissimo tempo un fittissimo flusso di turisti cominciò ad affollare la valle, tutti in cerca dei misteriosi fantasmi che pareva infestassero la zona. Nonostante l'ovvia avversione dello staff scientifico, alcune aziende riuscirono ad accaparrarsi molti lotti di terreno nella zona circostante e in un tempo record furono approntati una serie di alberghi e un collegamento permanente via veicoli aerei o su ruote con le città vicine. La stampa scandalistica si lanciò di petto sulla questione, per esempio con la pubblicazione di un articolo secondo cui anni prima Adam Böttcher avesse partecipato in prima persona ad un raid contro alcuni pirati spaziali al largo del sistema di Khione, durante il quale alcuni veicoli civili sarebbero rimasti coinvolti in uno scambio di ostilità contro i nemici. Sarebbero dunque state le anime delle vittime innocenti ad averlo portato al suicidio. Ad oggi la notizia non è mai stata confermata né smentita.
    Quello che fino a poco prima era uno dei luoghi più silenziosi di Khione divenne un posto senza alcuna quiete: i suoni dei veicoli, di chi chiamava a gran voce i propri cari ormai spariti, il ronzio dei generatori dei blocchi abitativi, e tanti altro rumori ormai permeavano l'aria 24 ore su 24. E' in questo periodo che grazie ad una campagna pubblicitaria il Cheimon Rift si guadagnò il nome "La Valle dell'Eternità", dove i comuni mortali potevano entrare a contatto con chi prima di loro aveva affollato il tempo infinito.
    Le testimonianze di incontri sono numerosissime, forse migliaia: secondo la quasi totalità dei visitatori (circail 95%) bastava camminare per qualche minuto all'interno della valle per poter finalmente incontrare una qualche persona strappataci dalla morte. I cosiddetti fantasmi apparivano quasi corporei, più o meno trasparenti a seconda della testimonianza, ed era possibile interagirci solo verbalmente. Alcuni testimoni riportano di aver percepito anche odori di svariato tipo (odori umani, odori legati a ricordi, odori di zolfo), ma questo dettaglio non è una costante. In genere un incontro di questo tipo durava dai 30 secondi ai dieci minuti, dopodiché le misteriose entità svanivano nel nulla. Non è possibile registrare o rilevare le apparizioni in alcun modo oggettivo: solo l'osservatore interessato può percepirle, e nessun altro.
    I test scientifici sono ovviamente stati moltissimi, e i risultati inconcludenti. Ad esempio, era possibile osservare solo le persone che si ritenevano essere decedute: in svariate occasioni è stato possibile convincere alcuni soggetti del decesso di una qualche persona, in realtà vivissima, innescando un successivo "incontro" del falso-morto. Ancora, le informazioni fornite da uno stesso "spirito" a persone differenti si sono spessissimo rivelate in aperta contraddizione tra di loro.
    Eppure, nonostante queste prove quasi inoppugnabili della non genuinità di queste apparizioni, non é mai stato possibile provare uno stato allucinatorio nelle persone influenzate da questi fenomeni. Nei test svolti l'attività cerebrale non é stata mai osservata essere paragonabile a quanto avviene in episodi di alterazione mentale simili ben noti alla scienza ma, anzi, non é stato mai osservato nulla di anormale nei soggetti di test.
    I tentativi di spiegazione furono moltissimi: allucinazioni collettive, strani campi magnetici, strani gas rilasciati dalle rocce e così via, passando anche per ipotesi ben più metafisiche, come un fantomatico punto di "straordinaria concentrazione di energia vitale" e altre tesi ancora più bislacche.
    Turismo, incontri ed esperimenti durarono senza tregua fino all'anno 3510: a partire da quel momento la loro frequenza collassò repentinamente nel giro di tre mesi, finché meno dell'1% dei visitatori fu in grado di avere uno dei fantomatici incontri per cui era famoso il posto. Bastò davvero poco tempo affinché il turismo si esaurisse e il luogo uscisse dall'immaginario collettivo; già nel 3515 si contavano meno di cento visitatori al mese finché, nel 3517, anche l'ultimo degli alberghi rimassi fosse ufficialmente abbandonato.
    Allo stato attuale la valle è tornata ad essere il posto tranquillo di alcuni decenni prima: l'unico suono che si sente è quello del vento che si fa strada tra i resti diroccati dei vecchi alberghi ormai alla mercé degli agenti esogeni. Ogni tanto qualcuno prova ancora a visitare questo luogo in cerca di un contatto con l'oltretomba: la stragrande maggioranza torna mesta e delusa, e solo una percentuale quasi nulla afferma di aver avuto successo nell'incontrare una qualche persona importante. Una fetta non trascurabile non torna affatto.
     
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