Entrata: Cornelius Meier

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    β+

    Group
    Mod
    Posts
    1,174
    Reputation
    +6

    Status
    Offline
    Master

    "Quel medikit avrebbe potuto curare uno di noi. Questa scelta ci costerà cara." sentenzia Gavin. Viola e Kiefer non commentano.
    Il medikit fa il suo lavoro: il gel di rigenerazione sana le ferite, facendole cicatrizzare a vista d'occhio, e il disinfettante dà un po' di tregua al sistema immunitario dell'invasore.
    Gli occhi dell'invasore impiegano pochi secondi a riacquisire la loro scintilla vitale: con un guizzo inquadrano il volto dei soldati presenti, soffermandosi su ognuno di essi giusto per i pochi secondi necessari, poi inquadrano l'arma puntata verso il volto. I muscoli dell'individuo, fino ad ora tesi, si rilassano.
    Lo sconosciuto prova a parlare ma occorrono un paio di minuti di colpi di tosse decisi, alcuni con rilascio di sangue, prima di riuscire a formulare parole coerenti.
    "Una buona parola per me, eh?" domanda in tono amaro "Non fate promesse che non potete mantenere!"
    Seguono altri colpi di tosse.
    "Non ho nulla da perdere a dire quello che so, in più né io né i miei amici, come li avete chiamati voi, abbiamo un grande senso dell'onore. Se mi trovassero disarmato si farebbero al massimo una bella risata."
    Ancora tosse, stavolta senza sangue, intervallata da brevi risate secche.
    "Oh, ecco il gel rigenerante che inizia a funzionare. Voi viziatelli della Repubblica avete sempre il meglio. Nello spazio-di-nessuno vi odiamo e invidiamo in egual misura per questo."
    "Siamo qui perché ce lo ha ordinato il nostro capo, Edelfrei." comincia poi a spiegare "Noi andiamo dove ci ordina senza fare domande, e intaschiamo un bel bottino. Mi dispiace solo di non potermene tornare su Siziphus con la mia parte, stavolta."
    Gli occhi si spostano dall'arma e si fissano in quelli di Cornelius.
    "A meno che tu non sia un altissimo generale o che so io, per me c'è solo la gattabuia. Ma è meglio che lasciarci la pellaccia. C'è meno di una decina dei nostri, e qualcuno sarà già morto. Direi che ne rimangono quattro o cinque, sei al massimo. Quando avranno conquistato l'edificio delle comunicazioni arriverà Edelfrei in persona, e rimarrà da solo a fare i suoi comodi, visto che non si fida di noi. C'è qualcosa di prezioso là dentro, anche se non so di cosa si tratti."
    Lo sconosciuto si esibisce in una smorfia di finto disappunto.
    "Mi spiace per voi, ma avete acciuffato un pesce piccolo. Edelfrei ci dice solo lo stretto necessario, ed é per questo che é sopravvissuto fino ad ora. Ah, ecco, ci aveva ordinato di fare attenzione ad ammazzare un certo Liupold: é qualcuno di voi, per caso?"

    Legge 1: Cornelius non é completamente sicuro dell'iter giuridico cui andrebbe incontro il prigioniero, ma un reato di questo tipo garantisce sicuramente un numero ingente di anni in carcere. Trattandosi di un cittadino esterno alla repubblica la questione si fa ulteriormente spinosa.
    Tiri eventuali: non importano, in questo caso direi bypassati per aver salvato la vita al nemico
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    β+

    Group
    Player
    Posts
    1,730
    Reputation
    0

    Status
    Anonymous
    <Noto che comprendi la tua posizione> disse Cornelius al prigionero < e noto anche che gradisci i prodotti della repubblica, non penso che l'esercito ti prenderà ma se ti dimostri utili penso saresti utile ai servizi segreti> Disse Cornelius, non era bravo a mentire quindi decise di mettere subito le carte in tavola <stai cominciando bene, ha quanto hai detto basta catturare per interrogarlo o eliminare questo Edelfrei e il problema e risolto, se vuoi puoi tenere l'uniforme invernale del mio collega ma niente armatura e niente armi ma puoi dare una mano con gli interrogatori visto che sai fare le domande>. Cornelius nella ultima frase mirava e cercava di far comprendere al suo gruppo che il pirata con la sua domanda mirava a capire se ci fosse il bersaglio tra il suo gruppo o almeno a comprendere quale fosse la gerarchia, sperava che gli altri soldati avessero capito l'antifona e stessero attenti a quello che dicevano. Si chiedeva ancora se l'adarniano avesse trovato il coraggio di uscire e se adesso era ancora vivo o dove si trovasse, altro aiuto gli avrebbe fatto comodo ma adesso era troppo tardi per andare a cercarlo.
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    β+

    Group
    Mod
    Posts
    1,174
    Reputation
    +6

    Status
    Offline
    Master

    "Uhuh, certo, gli sarò utile come bersaglio da esercitazione al massimo." il prigioniero si alza lentamente da terra, aiutandosi con un braccio per ulteriore stabilità.
    Gavin lancia con malagrazia la sua divisa artica ai piedi del nemico: dal canto suo il destinatario non dà peso alla cosa, e comincia a indossare l'abito con scrupolosa lentezza, sotto lo sguardo ostile dell'ex-possessore.
    "Continuo a pensare che non avremmo dovuto fare diversamente..." sussurra, gli occhi fissi sull'uomo che adesso indossa la sua divisa.
    "Avresti dovuto pensarlo prima." taglia corto Viola, spazientita "Abbiamo scaricato la scelta su Cornelius ed é finita così. Ormai é andata in questo modo."
    "Io non... non avrei pensato sarebbe finita così."
    "Allora hai sbagliato doppiamente."
    "Bene, dunque." la voce di Kiefer sovrasta gli altri due "Siamo nella situazione in cui siamo. Cosa facciamo con... Con?" la frase termina in tono interrogativo e un'occhiata verso il combattente avversario.
    "Vilko."
    "Cosa facciamo con Vilko? Lasciarlo qui non supervisionato é fuori discussione, e lasciare uno di noi a tenerlo sotto controllo servirebbe solo a frammentare le nostre forze. Ci fidiamo a portarlo con noi? Cerchiamo un modo per legarlo e tenerlo buono finché la situazione non migliora?"
    "Portarlo con noi?" il volto di Gavin vira verso il rosso "Uno come lui ci ucciderà alle spalle alla prima occasione, o darà la nostra posizione ai suoi amichetti! E' fuori discussione!"
    "Ormai sono diventato un ligio cittadino della repubblica." Vilko risponde a Gavin in tono beffardo.
    La mano di Gavin guizza per un istante al fucile d'assalto ma poi si ferma, accentuando l'espressione canzonatoria di Vilko.
    Viola si limita ad alzare gli occhi al cielo con aria seccata e si allontana per andare a cercare qualcosa ad uno dei terminali elettronici.

    Edited by Redshifted - 7/12/2023, 23:35
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    β+

    Group
    Player
    Posts
    1,730
    Reputation
    0

    Status
    Anonymous
    Dalle ultime parole del suo superiore parve a Cornelius che che la sua intenzione era quella di lasciare a lui far fuori il bandito in modo da potersene lavare le mani.
    Cornelius nonostante si considerasse ubbidiente non voleva prendersi la colpa per azioni commesse da altri in quanto considerava lo scaricare le responsabilità per le proprie azioni una cosa ignobile ma allo stesso tempo non poteva disubbidire ai propri superiori quindi decise di fare buon viso a cattivo gioco.

    Si rivolse verso il prigionero <ti ho dato una mano, se la mordi non penso c'é ne sarà un'altra ad afferrarti> disse per poi rivolgersi verso Gavin < sembra che sei preoccupato, vuole tenerlo d'occhio lei?>. Dopo aver parlato con Gavin si sarebbe voltato verso Viola come per attendere un ordine in modo da tentare di lasciare il comando a lei; si chiedeva nella mente se avrebbe trovato in futuro un modo per mettere il prigionero al suo servizio, forse poteva tornargli utile in quanto aveva un ottima parlantina e aveva dimostrato di cavarsela con le armi.

    Edited by SteelDragon - 11/12/2023, 22:56
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    β+

    Group
    Mod
    Posts
    1,174
    Reputation
    +6

    Status
    Offline
    Master

    "Come ho già detto, ormai sono un ligio cittadino repubblicano." é la risposta del prigioniero all'avvertimento di Cornelius.
    Intanto gli occhi di Gavin sono ridotti a fessure.
    "Mordono quelli come lui, oh se mordono. Se avessero familiari concetti come onore e convivenza pacifica non sarebbero dei vili predoni di questo tipo." ribatte "Non è una questione di 'se' ma di 'quando'. Sono pronto a scommettere che sarà il momento peggiore possibile."
    Vilko non risponde, trincerato dietro un silenzio sardonico.
    "Lo terrò d'occhio." continua Gavin, gli occhi fissi adesso su Cornelius, con la stessa espressione diffidente riservata a Vilko "Terrò la mia arma puntata su di lui. E questo significherà un'arma in meno puntata sui prossimi nemici."
    Nel frattempo Viola é tornata indietro dalle console: in mano ha un fascio di cavi di diverso spessore, prelevati dai computer del posto.
    "Fatela finita." dichiara con tono deciso, fermatasi dinnanzi a Vilko. I due si guardano negli occhi per un attimo, apparentemente lunghissimo, poi Vilko distoglie lo sguardo, come a valutare le possibilità di opporsi agli evidenti progetti della ragazza e cavarsela.
    Sembra decidere le possibilità non siano molte: poco dopo porge i polsi congiunti a Viola, e la soldatessa procede a legarli accuratamente tra di loro con diversi strati di cavo. Una volta terminata l'operazione saggia rapidamente la solidità dei nodi e, soddisfatta, lascia andare il prigioniero. L'espressione beffarda del predone svanisce nell'arco di pochissimo tempo.
    "Gavin Kyle, impara a prenderti le tue responsabilità e a non delegare agli altri i temi che ritieni importanti." sembra sia arrivato il momento della ramanzina alla truppa "Kiefer MacClellan, elencare le opzioni possibili non significa aiutare a risolvere una crisi. Un manichino avrebbe avuto più impatto di te. Cornelius Meyer, la tua scelta nei confronti del nostro ospite é generosa, ma assicurati di non mettere più in gioco la vita dei tuoi commilitoni nel nome di un lusso morale. Considera questa la tua prima lezione pratica nell'esercito. Ci ho pensato io a tamponare la situazione ma, se non ci fossi stata, cosa avresti fatto? Avresti lasciato un operativo ostile libero di sabotare la vostra operazione? Disdicevole!"
    "E infine..." ce n'é per tutti, anche per il prigioniero. Viola si avvicina fino ad arrivare faccia a faccia con il nemico "Quelli come te non li sopporto. Oggi ti é andata male, ma quanti innocenti hai già ucciso? Di quante persone indifese hai approfittato? Sei solo un parassita, quelli come te mi fanno rivoltare lo stomaco. Gavin non sarà l'unico a metterti un proiettile nel corpo se non righerai dritto, intesi?"
    "I-Intesi..." Vilko si è come sgonfiato, ha perso la sua faccia tosta.
    Gli altri due soldati non rispondono: Kiefer guarda a terra, il volto leggermente arrossato dalla vergogna, e Gavin si é portato al fianco di Vilko, già pronto a fargli da scorta.
    "Ascoltate." il tono di Viola si è leggermente addolcito "Siamo nel bel mezzo di una invasione vera e propria. Ogni attimo che perdiamo é solo un attimo che regaliamo ai nostri nemici. Non diamogliela vinta."
    "E' tempo di muoversi, no?"
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    β+

    Group
    Player
    Posts
    1,730
    Reputation
    0

    Status
    Anonymous
    <si> disse Cornelius con la torcia nella direzione si Viola e l'arma che puntava verso il basso, il pirata aveva fatto la sua scelta con la sua risata e aveva da incolpare solo se stesso per quella che sarà la sua futura sorte. <sono pronto a proseguire, Quando saremo fuori da questa situazione posso chiederle di aggiungere al mio addestramento cose come quella che ha appena fatto con i fili? > avevano scoperto che bastava neutralizzare un bersaglio per poter uscirne vivi e Cornelius era confidente che c'è l'avrebbero fatta.Dopo aver parlato avrebbe atteso in silenzio i prossimi ordini.
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    β+

    Group
    Mod
    Posts
    1,174
    Reputation
    +6

    Status
    Offline
    Master

    "E adesso, se non ci sono altre obiezioni, procediamo." continua Viola, quasi con aria di sfida.
    Nessuno discute il suo ordine.
    E' Kiefer il primo della fila a procedere: con le armi pronte e tenendosi di lato alla porta, apre l'ingresso posteriore del poligono di tiro, affacciandosi quanto basta a vedere l'esterno esponendo la minore superficie possibile della propria figura ad eventuali tiratori all'esterno.
    "Libero." sussurra dopo aver esaminato fuori per un paio di secondi.
    Poi esce, i muscoli tesi.
    A chiedere il gruppo ci sono Gavin e Vilko, quest'ultimo obbligato a camminare davanti a Gavin con un'arma puntata sulla schiena.
    Fuori regna un silenzio irreale, dopo le ultime schermaglie.
    Un silenzio che non dura molto.
    Inizia come un sibilo, e si intensifica sempre di più fino a diventare il rombo di un motore atmosferico.
    Dall'alto sta calando un velivolo nero, un tipo di mezzo utilizzato per trasportare merce e uomini dalla superficie all'orbita di un pianeta, privo di motori 4-D.
    "Non mi piace."
    "Nemmeno a me..."
    Il veicolo sta atterrando nel piazzale, di fronte all'edificio delle comunicazioni.
    "Edelfrei." Vilko é in equal misura ammirato e timoroso. "Sta già scendendo?"
    La pressione dell'arma di Gavin sulla sua schiena si fa più forte.
    Quattro pirati in armatura, equipaggiati più o meno come Vilko, attendono fuori dall'edificio, in attesa dell'atterraggio del velivolo.
    Nessuno sta guardando nella direzione del gruppo, per fortuna.
    "Se solo avessimo un lanciarazzi o almeno un lanciagranate..." commenta Viola con disappunto, ritirandosi dietro l'angolo dell'edificio, al sicuro dagli sguardi dei nemici.
    "Cosa succede adesso?" chiede Gavin in tono severo a Vilko.
    "Se Edelfrei è qua vuol dire che pensato siate morti tutti oppure ha fretta. Potrebbe voler rimanere da solo, oppure no. Il suo umore é mutevole come le correnti del mare." balbetta il prigioniero, più pensieroso e preoccupato degli altri.
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    β+

    Group
    Player
    Posts
    1,730
    Reputation
    0

    Status
    Anonymous
    Erano usciti fuori, il vento freddo di Khione accarezzava i vestiti pesanti del gruppo di militari e i pirati si trovavano all'entrata della sala comunicazioni, pronti ad entrare e probabilmente comunicare a qualcuno l'avvenuta conquista della base.

    <qui ci vedono, seguiamola avrebbe detto per poi seguire la sua superiore, facendo agli altri cenno di seguirlo dobbiamo entrare nella sala comunicazioni e chiamare i rinforzi> disse Cornelius cercando di parlare in un tono non abbastanza alto da farsi sentire i nemici ma non troppo basso che nemmeno i suoi alleati potessero sentirlo. <Nel bpenso la strategia migliore sia eliminare il loro capo, sono eliminandolo e rendendolo pubblico se non scapperanno almeno perderanno la lucidità e saranno più proni a fare errori.> fece una pausa e poi si rivolse al prigionero <tu non fare mosse avventate, come avrai capito se non stai attento rischi di perderci la pelle> avrebbe dato un occhiata rapida ai suoi alleati tra cui prima aveva distribuito le bombe fumogene per poi guardare il nemico in cerca di un'apertura, non aveva preso armi come lanciagranate o lanciarazzi nell'armeria ma oramai era troppo tardi per tornare indietro.

    Edited by Writer(Steel) - 23/3/2024, 14:44
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    β+

    Group
    Mod
    Posts
    1,174
    Reputation
    +6

    Status
    Offline
    Master

    Lentamente il velivolo tocca terra, davanti ai pirati che guardano impassibili. Si apre un portello sul lato e ne esce un individuo in armatura nera completa, con un martello scarlatto e una maschera dorata sul volto che ne oscura completamente i lineamenti. Cornelius e gli altri soldati notano istantaneamente che si tratta di una armatura di quelle speciali dell'esercito, anche se è stata personalizzata e decorata in modo personalizzato. I quattro pirati si inginocchiano con deferenza e non si alzano finché il nuovo arrivato non li autorizza con un gesto noncurante della mano sinistra.
    "È lui in persona! Edelfrei." commenta il prigioniero.
    Edelfrei sparisce all'interno dell'edificio delle comunicazioni a passo svelto, dopo aver elargito degli ordini secchi e brevi ai quattro subordinati. Questi ultimi si muovono alla svelta: uno segue Edelfrei dentro l'edificio, camminando rispettosamente di almeno sei passi dietro di lui, un altro si dirige di corsa in direzione degli alloggi e gli ultimi due salgono sopra il primo veicolo su cui sono arrivati. Il mezzo viene acceso subito dopo e sale rombando in cielo, diretto chissà dove.
    "Sembra il momento migliore, se vogliamo uccidere il loro leader." commenta cupamente Viola, lanciandi una occhiata agli altri.
    Nessuno risponde.
    "Se volete tentare una sortita dovete andare adesso. Non c'è tempo per parlare, pensare o altro. adesso o mai più. Io vi coprirò da qui, se necessario vi raggiungerò quando sarete dentro."
    "E il prigioniero?"
    "Portatelo con voi o ammazzatelo. Se lo lasciate qui rischio che mi salti al collo nel momento in cui lo ignorerò per guardare nel mirino. Abbiamo parlato fin troppo, adesso è tempo di agire."
     
    .
53 replies since 26/9/2022, 15:09   1610 views
  Share  
.