| “Oh. Sembra interessante.” normalmente era un uomo rigido, legato alla preparazione, ma provava la sincera speranza che un opera simile, in grado di suscitare interesse anche a dei profani come loro, potesse riscuotere lo stesso flebile apprezzamento anche da parte di creature simili… per quanto l’artista avrebbe certamente ricevuto maggiori attenzioni e supporto cambiando un po’ la propria storia, la politica così come la fama erano giochi per folli e solamente i folli vi prendevano parte, ma si trattava comunque di un aspetto dell’esistenza “Anche se non sono tipo da soffermarmi ad apprezzare queste cose. Mi piacciono le cose più, come dire, dirette. Senza troppo da pensare. Comunque... sono sicura che andrà bene. Dopotutto sei tu il cervello della nostra alleanza, no? E' vebe che mi fidi!”. Avrebbe voluto essere altrettanto ottimista ma la sua natura glielo impediva, essere diretti portava certamente dei vantaggi in diversi frangenti eppure in quel caso l’avrebbe sconsigliato, erano come degli equilibristi e dovevano oscillare tra quelle due diverse realtà, essere un contractors significava anche quello “Oh, non preoccuparti per l'alcol. Ormai ho smaltito, credo. E, se qualcosa andasse male e questi Jin-Shi decidessero di attaccare... beh, in tal caso interverrò io, e non gli piacerà. Credo di poter gestire dei comuni mercanti anche a mani nude. Ci penserò io a controllare l'incolumità del boss” si ritrovò a scuotere la testa, tra il divertito e il pensieroso “Sono convinto che riusciremo a evitarlo… per quanto riguarda Gergerly fai attenzione, sulla carta non sei stata assunta da lui” avendo svolto la trattativa davanti all'Utrachlen questi era perfettamente al corrente della situazione. La giovane era al suo servizio teoricamente e questo non avrebbe dovuto intaccare nulla negli accordi tra i mercenari, ma per un incarico preso al di fuori del sistema sarebbe stato diverso, la versione doveva essere che Althea era lì per lui e per nessun altro, aiutare il mercante sarebbe stata un’incombenza collaterale… poiché non potevano esimersi nel caso avessero incontrato dei pericoli, dura lex sed lex, ripeté tra sé. “Oh no, certo. Se qualcosa va male, io e tu non sappiamo niente. Voglio avere un cielo azzurro sopra la testa il prima possibile!” era infinitamente grato che l’altra avesse compreso e nel sentire quell’ultima affermazione non poté evitare di guardare in alto per un istante, la sua era stata una vita di soffitti e reclusione. Pensando alla sopravvivenza chiunque avrebbe riportato alla mente scenari diversi ma la loro realtà era un’altra, per quanto lo riguardava aveva visto cieli azzurri solamente attraverso un monitor.
Il letto era sfatto, sicuramente si trattava di una situazione indecorosa per accogliere un ospite, ma fu provvidenziale quando l’altra fece sparire il bicchiere, il committente avrebbe potuto sapere la sua posizione semplicemente contattando la biblioteca ma quasi certamente si sarebbe fatto un’idea sbagliata. Era molto diretto, come teoricamente piaceva alla terrestre, ma almeno apparentemente l’altra non era alterata dall’alcol, i suoi movimenti apparivano sicuri e non poté che darsi dello sciocco… sarebbe stato inutile negare, il Kopta poteva anche salvaguardare i suoi clienti ma Gergerly avrebbe potuto facilmente scoprirlo… ringraziò pertanto il proprio buonsenso che gli aveva suggerito di prendere la stanza e pagare a suo nome, se l’hotel avesse lasciato trapelare informazioni sulle loro ordinazioni avrebbe potuto ricorrere alle vie legali poiché avevano invaso la loro privacy, per quanto non dovesse essere difficile ottenere informazioni corrompendo un cameriere. Aveva visto l’uomo solo poche ore prima ma era sempre come la prima volta, non gli sarebbero bastate tre vite su Barastyr per abituarsi a lui constatò “Eccovi! Spero di non disturbare!”. Era sorprendente che, con una tale stazza, avesse tante energie, al solo ammirarlo si sentiva provato ma ne apprezzava l’entusiasmo, forse perché gli spaziali ne mostravano poco normalmente. Questi entrò nella stanza come se gli appartenesse, se fossero stati sulla stazione spaziale avrebbe attivato tutti gli allarmi ma lì era diverso. Certamente era abituato ad ambienti più ricchi e fastosi ma per quanto lo riguardava si trattava già di un lusso, di qualcosa di alieno, e non ne faceva mistero, risparmiare per il futuro era indispensabile per un uomo come lui per quanto la sua vita potesse apparire breve ad altri esseri. Era inevitabile che notasse lo stato del letto ancor più con la terrestre accanto, avrebbero dovuto essere grati di quella reazione minima e probabilmente era meglio che vi fossero ulteriori fraintendimenti in quel caso "So che ci eravamo accordati diversamente, ma i piani sono mutati” furono sufficienti quelle parole perché mettesse da parte tutto il resto e iniziasse a riflettere, la peggiore delle ipotesi era che si trattasse di un nuovo nucleo d’individui di cui non avevano informazioni e che non avesse modo di procurarsele "Ho acquistato la roba da Zahir e iniziato a predisporre il salone dell'hotel per ricevere i miei clienti, ma i miei piani di grandiosità dovranno essere ridimensionati. Non molti minuti fa i clienti mi hanno contattato e mi hanno informato che desiderano procedere con il nostro meeting tra sette ore” era al corrente dei suoi progressi pertanto era evidente che ne stesse accennando in favore della terrestre, ma nell’ascoltarlo temette che la testa potesse esplodergli tanti erano gli scenari che si stavano palesando, un Jin-shi non avrebbe mai agito con tale fretta e grossolanità pertanto occorreva ripartire da capo anche se il tempo a loro disposizione era drasticamente diminuito. Se non erano loro almeno avrebbero potuto evitare la “grandiosità”, ma ciò non toglieva che il committente avesse investito del denaro extra per seguire i suoi suggerimenti e non poteva che sentirsi responsabile al riguardo, probabilmente aveva abbastanza denaro per ripagarlo della spesa ma questo avrebbe intaccato considerevolmente i suoi risparmi e messo a repentaglio il suo viaggio con Althea. Questa appariva quasi del tutto disinteressata alla questione, ma almeno si sforzava di fingere il contrario, se solo avesse potuto ostentare anche lui un tale distacco l’avrebbe apprezzato enormemente “Ecco, quindi dobbiamo muoverci! Non potrò avere chissà che livello di intrattenimento, ma ho fatto quel che potevo con il poco preavviso disponibile. Un banchetto, arredamento neutro, diritti per la musica, poco altro. Avrei desiderato allestire una mostra di alcuni esemplari notevoli delle mie scorte, ma non c'è il tempo necessario. Magra consolazione, questo significa che la faccenda sarà finita prima del previsto” si ritrovò a stringersi l’attaccatura del naso con indice e pollice prima di ricomporsi nel tentativo di dare tutta l’attenzione dovuta al monologo dell’altro, chiedergli di fermare tutto avrebbe richiesto un’ulteriore spesa… conoscendo l’origine dei compratori poteva darsi che potessero comunque sfruttare i preparativi, se non avessero scelto un’altra sede per l’incontro, senza contare che in quel caso non sarebbe stata una loro mancanza rifletté, passandosi una mano sul collo al limite dell’esasperazione, nel caso di Rhoro sarebbe stato l’esatto contrario “Sono quindi venuto qua per definire gli ultimi dettagli e raccomandarvi di riposarvi a dovere - per essere al massimo tra sette ore”. Non gli capitava spesso ma sentiva l’impellente desiderio di ficcargli una fetta di torta in gola pur di zittirlo “Ah, giusto, ho domandato. Lei, signor Pioneer, aveva ragione in pieno. Si tratta proprio di Jin-Shi! Ho sembra buon occhio per gli investimenti, al vecchio Gergely non sfugge niente!” ma il disappunto venne scacciato rapidamente dal volto dello spaziale che si ritrovò a ringraziare di essere riuscito a tenere il filo dell’intero discorso nonostante tutto, si trattava di una questione risolvibile ma non era abituato a tali giri di parole, il che spiegava perché si sentisse a suo agio con la donna. Hadar, pertanto, tornò a fare affidamento suoi propri studi, il che non poté impedirgli di aggrottare la fronte, era positivo che si trattasse di quella popolazione, visto che per quanto ridotti non avrebbero dovuto cambiare i piani, ma essendo così si trattava di un comportamento inaspettato “Voi… ne siete certo?” sussurrò infatti, facendosi meditabondo, dimentico del luogo dove si trovavano, sarebbe probabilmente stato lo stesso se si fosse trovato su un pulpito o in mezzo a dei politicanti “Si tratta di un comportamento anomalo Mastro Gergerly, non mi convince, sarà provvidenziale scoprirne l’origine” affermò pertanto, avrebbe fatto due passi avanti e indietro per la stanza ma non vi era sufficiente spazio per qualcuno alto come lui. “Occorrono maggiori informazioni, potrebbe esserci qualcosa sotto” accusarli di essere dei truffatori sarebbe stato prematura ma era altrettanto vero che fosse estremamente conveniente per chiunque fare affari con loro, al che si ritrovò a osservare l’uomo dagli occhi porcini con estrema attenzione “Visto che avete buon occhio sono certo che abbiate anche dei buoni contatti… vi chiedo pertanto di usarli se non potete condividerli, sette ore non sono molte ma potrebbero bastare se si trattasse di truffatori. In caso contrario bisognerà comprendere quale difficoltà abbiano incontrato i compratori, in modo da essere pronti, essergli d’aiuto, sono convinto, gioverebbe di certo ai vostri affari… potrebbe anche darsi che un altro mercante li abbia contattati” lo stesso valeva per evitare di essere derubati, era un bene che non fosse possibile allestire la mostra “Approfitteremo di questa scusa per non esporre nulla, assicuratevi che i vostri preziosi siano al sicuro” se fossero stati loro in torto non avrebbero potuto pretendere diversamente, ma non poteva far altro che sentire la propria diffidenza crescere, avrebbe dovuto chiedere ad Althea se c’era modo di ricevere informazioni direttamente dalla sede Contractors, pagando ovviamente o facendo una richiesta urgente, difficilmente avrebbero avuto tempo per riposare. |
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