Contractors - GdR

Posts written by L-T-S

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    Ne coglie la malizia nelle prime parole, rispondendo con un sorriso complice. L'occhiata del sottoposto la ignora, ma non continua per molto quel giochino. Si concentra sul metter su i progetti, aiutandosi con i dati biometrici del Commissario. Alterna l'attenzione tra lo schermo e l'uomo, seguendolo nel suo discorso sui Solariani.
    "Spero tutto si risolva per il meglio. Il meglio per noi, ovviamente." Inarca un sopracciglio, lasciandosi illuminare il profilo dallo schermo del terminale nel voltarsi. "Ci manca solo che questa gente inizi a pensare che può atterrare qui indisturbata. Ma ovviamente se gli si va ad offrire una mano concedendo loro questo pianeta come porto libero, si prendono tutto il braccio." Scuote il capo, tornando a dedicarsi alla progettazione con un sospiro di stizza.
    Non ci vuole molto per farle tornare il buon umore, basta vedere il simbolo richiesto per la personalizzazione.

    "Spero sia stato messo al suo posto." Riprende a parlare con un moto d'ironia, quando il discorso si sposta sull'Ultrachen. "Non che qualcuno non si sia trovato sorpreso anche da me pensandomi fragile." Ultima nota su quel discorso, prima di trovarsi ad annuire. Lentamente, a labbra serrate.
    "D'accordo, allora le farò avere tutto domani. La contatterò non appena avrò finito il lavoro, sperando di rivederla di persona." Questa volta gli ammicca apertamente, mantenendo un tono da affari solo per il minimo necessario a non sembrare totalmente informale. "In ogni caso, questa..." Piega un poco lo schermo del laboratorio con una mano, orientandolo verso i due agenti - che dovranno comunque sporgersi in avanti per vedere bene la lista dei materiali. "...è la lista dei materiali che dovrebbe servirmi. Novantaquattro Sol in tutto, almeno stando ai prezzi attuali."
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    Piega un po' il capo alla prima occhiata che si prende addosso, ma non pare farci caso troppo a lungo. Piuttosto, lascia scivolare le braccia dietro la schiena, prendendo una postura vagamente più marziale. "Non mi aspettavo nulla di meno da qualcuno della sua statura. Spero che quando avremo finito non sarà solo l'efficienza l'unica qualità che si ricorderà di me."

    Addolcisce un poco le parole, facendosi forse un po' civettuola, ma non insiste molto con quell'atteggiamento. Specialmente quando si ritrova seduta dietro il suo bancone con le armi davanti. Le studia con lo sguardo, grattandosi il mento con l'indice man mano che vengono estratte dal borsone. Frusta, laser stabber, ma specialmente la doppietta. Il dischetto lo ignora per qualche momento, almeno finché non sono le parole dell'uomo a richiamare l'attenzione su questo.
    "Ci mancherebbe." Porta un paio di dita sul dischetto, tirandolo verso di sé quando il commissario lascerà la presa. "Li terrò lo stretto necessario, non ho l'abitudine di imbrogliare i miei committenti. E men che meno gli altri Hyadesiani." Assicura, voltandosi un istante, il tempo necessario per inserirlo nel lettore del terminale del laboratorio. Lo lascia avviare senza concederci altra attenzione così che il commissario possa continuare la sua spiegazione.

    "Insomma, vedrò di farle un'impugnatura più leggera e che si adatti perfettamente alla sua mano. Non dovrebbe essere nulla di troppo complesso." La risata sfugge anche a lei, rompendo un poco il tono professionale, a sentire di Solariani che cantano incitati da una frusta. Uno scossone del capo per scacciarla via, e prende la doppietta, andando a puntarla contro il muro di fianco a lei così da controllarne il bilanciamento. Storce il naso, prima di poggiarla sul tavolo. "Alleggerisco il calcio e appesantisco l'impugnatura frontale. Qualcun altro direbbe che potrà tenerlo sulla punta di un dito quando avrò finito ma..." Fa spallucce. "...non sono la tipa da fare promesse iperboliche solo per vantarmi."

    Quando le viene presentata l'ultima arma, affonda la schiena contro la sedia, facendola cigolare un poco. Resta in silenzio, le labbra serrate, prendendolo tra le mani e rigirandoselo tra queste per qualche momento. "Mi pare di capire stiate avendo problemi con Solariani troppo ficcanaso? Mi è passato davanti agli occhi un contratto da parte del vostro comando che citava una missione qui a nord." Fa un elegante cenno con la mano verso quel punto cardinale. "In ogni caso, sarei propensa più all'incisione o al rilievo, così da avere anche un "feedback tattile", se così vogliamo chiamarlo. Sicuramente il rilievo tra le tre opzioni è quella più... distinta, ma potrebbe risentire dell'usura più di un'incisione. Ma deciderò una volta controllato il design sul disco dati."

    Prima di rispondere alle ultime domande, si porta una mano alla bocca, nascondendo il colpo di tosse che le serve a schiarire la voce. "Se ha urgenza una delle armi gliela faccio entro stasera. Per l'altra e il laser stabber al più tardi domani in giornata - dando per scontato riuscire ad ottenere oggi i materiali necessari." Allarga le braccia, facendo un gesto non troppo ampio prima di farle tornare davanti a lei, battendo i palmi tra loro. "Generalmente è il modo in cui lavoro. Se mi da qualche momento le faccio un veloce progetto, una lista dei materiali necessari e nel caso dovessi andare a procurarmeli io le invierò le ricevute per la massima trasparenza."
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    Sarei venuta tranquillamente io da lei, ma visto che è stato così gentile a proporsi di venire lei da me non me la sono sentita di negarvi la possibilità.

    Si annuncia così, sbucando al portellone d'ingresso dell'astronave dietro il quale il commissario era in attesa, uscendo immediatamente dopo aver finito di leggere il messaggio che annunciava il suo essere lì fuori.
    Ha approfittato dei quaranta minuti di preavviso per dare una riordinata all'interno della nave, chiudere alcune porte per nascondere il caos dietro di queste e sopratutto finire di sistemarsi. Ha liberato i capelli dall'asciugamano per finire di asciugarseli e darsi una pettinata, un'attenta mano di trucco sul volto per metterne al meglio in risalto il volto. E poi si è vestita, ovviamente. Un abitino bianco che le scivola morbidamente addosso fino a sfiorarle la metà coscia, ampio abbastanza da non intralciarne i movimenti, che le lascia le gambe nude fino a dove non spariscono in un paio di stivaletti dal tacco basso. Privo di maniche, dotato di una discreta scollatura e stretto in vita da una sottile cintura, resistente abbastanza da far posto alla fondina nella quale è assicurata la pistola - unico equipaggiamento che ha al momento con sé. La fascia che ne indica il rango nell'organizzazione è legata proprio alla cintura, e pare essersi comprata degli orecchini che ne richiamano il medesimo colore sui lobi.

    Ma non perdiamo tempo in inutili convenevoli, immagino sia un uomo tremendamente occupato... quindi se lei e il suo collega volete accomodarvi, possiamo iniziare subito a parlare del lavoro.

    Un sorriso le si dipinge in volto mentre passa lo sguardo sui due agenti, studiandone l'abbigliamento e la postura, si, ma sopratutto soffermandosi sugli armamenti. Ma non può nemmeno evitare di soffermarsi qualche istante in più sui tratti del volto, prima di tornare con l'attenzione sul commissario. Fa un veloce cenno ai due con la mano per invitarli a seguirla all'interno, avviandosi senza perdere molto tempo in direzione del proprio laboratorio, dove un paio di sedie richiudibili contro il muro e un banco di lavoro messo in maniera strategica possono dare più o meno la parvenza di una sorta di ufficio molto minimalista.

    Il messaggio parlava di "alcune personalizzazioni" al suo "sistema di armi", se non ricordo male. Di cosa stiamo parlando, nello specifico?

    - Parlato
    - Pensato

    Attualmente equipaggiato:
    - Pistola 4.6×30 mm
    - Vestiti Leggeri
    - Fondina

    Dovrò fare una planimetria, prima o poi.
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    I bing del computer risuonano in ambiente apparentemente privo di vita, rischiarato solo dalla luce fioca dei monitor lasciati accesi. Rompono il silenzio innaturale dell'astronave per quei pochi secondi in cui reclamano l'attenzione, prima di finire nuovamente zittiti dal silenzio.
    Ci vogliono alcuni minuti prima che lo strusciare di una porta sulla sua slitta torni a spezzare nuovamente la quiete, questa volta in maniera definitiva. Il suono di passi, delicati e quasi impercettibili se comparati allo sbattere di anfibi corazzati sulle paratie segue immediatamente dopo, mescolandosi a quello delle luci che vanno ad accendersi illuminando l'ambiente in cui quei passi vanno a risuonare.

    E io che pensavo sarei dovuta andarmene senza ricevere lavori...
    Girò la sedia antistante al terminale principale del computer di bordo verso di sé, così da sedersi con più facilità, per poi darsi una spinta con il piede per ritrovarsi con il volto davanti a questo. Il tempo di accomodarsi accavallando le gambe, ed iniziò a scorrere con lo sguardo sulle notifiche appena arrivate.
    Aveva ancora i capelli un po' bagnati, nascosti sotto un asciugamano candido.
    Partì dall'ultima, quella inviata dal comando della Keitto-kei, ritrovandosi a chiudere gli occhi per un momento dopo averne letto il contenuto. Uno scossone del capo, un sospiro, e la richiuse. Meglio dedicarsi ad altro, per il momento. Alla successiva si ritrovò a tirare un'occhiata in direzione della porta chiusa del laboratorio, molto fugace, prima di tornare con gli occhi a leggere i dati del committente ed il resto delle informazioni. Le sfuggì dalle labbra un mugolio di assenso, mentre passava all'ultima, la prima in ordine di arrivo.
    Lavori simili, uno leggermente più retribuito dell'altro... sospirò, massaggiandosi il mento sovrappensiero. Ma meglio far contento un Commissario della Keitto-kei.
    Un click, e inviò un messaggio autocompilato di accettazione.

    ++++
    Buongiorno Commissario Robert Wendell, sono Cassandra Visseth, Hyadesiana, Ingegnere e Contractor di rango δ. La informo di aver accettato il suo incarico e che può contattarmi quando desidera a questo indirizzo per discutere i dettagli.
    ++++

    Tempo di assicurarsi che il messaggio fosse stato inviato e si alzò, allontanandosi nuovamente dal terminale.
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    Beh, arrivo in ritardo per gli auguri di Natale perché in effetti ci ho messo un bel po' per fare la scheda ma... visto che ora l'ho finita, mi piglio i talenti:
    +1 Ingegneria, +1 Materiel, +1 Chimica
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    Difficoltà: Medio
    Nome del personaggio: Cassandra Visseth
    Sesso: Femmina
    Immagine del personaggio:

    Razza del personaggio: Hyadesiana
    Pianeta di origine: Veive
    Classe: Ingegnere
    Motto: Non mi stai veramente chiedendo quello, giusto?
    Età: 31
    Altezza: 1.89 m
    Peso: 72 Kg
    Gruppo Sanguigno: AB+
    Profilo Psicologico: Come Contractor cerca di ricoprirsi di un'aura di fredda e distaccata professionalità con risultati a volte altalenanti, non riuscendo a sopprimere totalmente la sua vena ironica o, a seconda della situazione, apertamente sarcastica. Quello su cui non è altalenante è la sua volontà di portare a termine una missione una volta accettata: tiene alla sua reputazione professionale sopra ogni cosa. Tutto sommato ha la mente ordinata che ci si aspetterebbe da un'ingegnere, amante (ossessionata, direbbe qualcuno) della precisione, della pianificazione e dell'organizzazione, per quanto questo non sia riuscita a salvarla dalle cattive abitudini. Ha il vizio del fumo e non è così difficile vederla con un bicchiere di alcool in mano... o che si ritrovi a svegliarsi in un letto che non è il suo. Per quanto si sforzi è incapace di non considerarsi superiore alle altre razze e agli stessi Hyadesiani di casta inferiore - cosa che indubbiamente nel suo lavoro aiuta - ma la sua naturale curiosità e il suo essere cresciuta su Veive a stretto contatto con gli stranieri le ha insegnato sia come interagire, sia tutto sommato ad apprezzare la compagnia di chi non è suo pari e dimostri di meritarselo. Si potrebbe anche azzardare di considerare amichevole, quantomeno se comparata agli stereotipi.
    Descrizione: È una donna che spicca in altezza, dall'aspetto longilineo che potrebbe essere associato a quello di una spaziale se non fosse per la fisicità asciutta e la muscolatura atletica. Ad una prima occhiata ha a grandi linee l'aspetto di una Hyadesiana delle caste medio-alte, che dimostra qualche anno in meno di quanto effettivamente ha grazie al corredo genetico selezionato: ha la carnagione chiara segnata qui e là dai ricordi di qualche scontro andato male e i tipici capelli biondi, tenuti in un taglio corto ed ordinato per non infastidirla nei momenti più concitati o nell'indossare un elmo, ma gli occhi di uno scuro piuttosto inusuale per quelli della sua casta che le donano uno sguardo inaspettatamente profondo.
    Abbigliamento: È una persona particolarmente attenta al proprio aspetto, che cerca di apparire il più possibile curata ed elegante - e gli abiti non fanno eccezione in questo. Poco amante degli accessori e dell'abbigliamento troppo sgargiante, preferisce vestirsi nelle tonalità di bianco, grigio e nero e tende ad indossare un vestiario che ne sottolinei le forme del corpo senza risultare volgare: aderente nel caso di tute spaziali ed armature, mentre fuori dal lavoro predilige abiti eleganti, dal taglio essenziale ma che siano in grado di metterne in risalto le gambe.
    Storia: Hyadesiana, è nata in una famiglia della casta 5, con la prospettiva di un corredo genetico di tutto rispetto. Prospettiva che si è andata ad infrangere con la realtà del lavoro dei genitori nella Marina e la sfortunata combinazione del loro genoma che ne ha sporcato la purezza al punto da farla assegnare alla nascita alla casta 6.
    È cresciuta su Veive, molto più abituata al contatto con le altre razze rispetto allo Hyadesiano medio, e costretta a trascorrere lunghi periodi della sua infanzia in orbita con il risultato di avere un fisico meno omogeneo a quello dei suoi pari, con le ovvie discriminazioni del caso. Questo non le ha impedito di sfruttare la condizione della famiglia per permettersi un'ottima istruzione: ha studiato ingegneria militare, concentrandosi principalmente sugli armamenti personali. Ne ha accentuato però l'indole curiosa e un pizzico individualista, tanto da preferire gli incostanti lavori che riusciva ad ottenere su Veive alla possibilità di una più remunerativa carriera su uno dei pianeti più centrali dell'Ammasso.
    È proprio grazie a questi lavori che inizia a stringere i primi contatti con i Contractors, ritrovandosi a svolgere lavori per i mercenari di passaggio e guadagnandosi quel minimo di reputazione che serve ad allargare la clientela. Con il tempo diventa particolarmente intima con una coppia di suoi clienti fissi, tanto da offrirsi di seguirli per occuparsi della gestione del loro armamento ed ampliare i suoi orizzonti fuori dalle Iadi. Una collaborazione che non durerà molto: complice un pizzico di gelosia, i rapporti con uno dei due diventeranno più freddi con il passare del tempo, e la morte dell'altro in una missione particolarmente sfortunata le farà prendere la decisione di intraprendere una strada tutta personale nell'organizzazione, dando fondo ai suoi risparmi per comprarsi l'equipaggiamento necessario ed una nave che le permetta di spostarsi in autonomia.

    Armi acquistate:
    Manganello
    Fucile di Precisione 4.3×30 mm (Approvato dai poteri superiori): KuS V-Hr-I, prodotto dalla Kuntz und Scholtz. Fucile di precisione con proiettili 4.3×30 mm. Ideata come arma da caccia, spara proiettili pensati più per abbattere animali di media taglia che persone... per quanto la definizione di quest'ultima categoria può variare da utilizzatore ad utilizzatore. [Danno 5|Gittata 30/44|Caricatore 10|Spazio 5|Mira 4|Precisione|Prezzo 95]
    Pistola 4.6×30 mm
    Granata Fumogena x5
    Equipaggiamenti Acquistati:
    Vestiti leggeri
    Casco W-2, Armatura W-2 GHX-01, Gauntlet W-2, Sabaton W-2 in Noctran
    Medikit, Pillola Stim x3, Pillola Calmante x2
    Kit di Riparazione Portatile
    Pacchetto di Sigarette
    Torcia
    Corda in Fibra
    Fondina
    Kit Strumenti di Riparazione
    Zaino Medio
    Biomodifiche: //

    Abilità scelta: Riparazione Avanzata
    Tecnica scelta: Colpo Preciso [Fucili di Precisione]
    Tratti Scelti: Agile, Tiratrice Scelta, Ostinata
    Negoziazione liv. max, Seduzione liv. 4, Prevaricazione liv. 3, Percezione liv. 2
    Classe: Progettazione Armi [Fucili di Precisione] e Progettazione Munizioni [Proiettili]
    Azioni Addestramento Scelte:
    Personalizzazione Armi 20/20, Riparazione liv. 1 5/20

    Nome dell'astronave: White Gale
    Immagine dell'astronave:
    Massimo Passeggeri: 2/3
    Descrizione: Tra gli ultimi modelli di nave usciti di fabbricazione hyadesiana disponibili per il mercato civile, è armata ed aggiornata agli standard tecnologici della Repubblica Solare - quantomeno, quelli di una nave economica, e personalizzata per le necessità di Cassandra. Rispetto al modello standard una delle due cabine è stata smantellata per far posto ad un piccolo laboratorio ingegneristico, togliendo spazio per possibili passeggeri - ha lasciato una branda per le emergenze, ma non è una soluzione molto comoda e piuttosto inadatta ai lunghi viaggi.
    Lunghezza: 40x26 m
    Massa: 32 tonnellate
    Arma d'Astronave scelta: Cannone 90x190 mm

    Edited by Redshifted - 12/11/2023, 15:24
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    Aaah, le cose divertenti.
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10 replies since 20/12/2020
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