[Approfondimento] Misteri e Anomalie

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    Risen from my ashes

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    08 - La Valle dell'Eternità

    Con il nome "Valle dell'Eternità" è indicata nel linguaggio comune la zona di Khione ufficialmente designata come Cheimon Rift. Ubicata di poco al di sopra del 60° parallelo nell'emisfero boreale, a prima vista non presenta caratteristiche peculiari rispetto alle zone circostanti. Il clima è piuttosto rigido, anche se le nevicate non sono particolarmente abbondanti grazie alla copertura delle alte montagne che la circondano, che fanno da barriera contro le perturbazioni che tentano di muoversi nella sua direzione. Fauna e flora sono decisamente scarni: la vegetazione è composta da colonie di organismi simili a licheni scuri e qualche arbusto di dimensioni estremamente ridotte, mentre gli animali nativi del pianeta presenti in zona sono i cosiddetti Laarsbil, creature paragonabili ai roditori terrestri, di piccolissime dimensioni e dal caratteristico pelo bianco e soffice, che vivono all'interno di complesse tane scavate nel terreno congelato. Sono stati segnalati più volte esemplari di animali terrestri tipici dei climi freddi, sicuramente importati illegalmente dal loro pianeta natio e poi abbandonati nelle vaste terre desolate del pianeta. La lista include l'alce dell'Alaska (Alces alces gigas), il Lupo Artico (Canis lupus arctos), la Lepre Artica (Lepus arcticus) e, pur molto raramente, l'Orso Polare (Ursus maritimus).
    La notorietà di questo posto è dovuta ai fatti bizzarri che sono iniziati ad accadere dall'anno 3493 d.C (1532 della Nuova Datazione), concentrandosi in larga maggioranza nel periodo che va da tale data fino al 3510 d.C (1549 della Nuova Datazione).
    Secondo un nutritissimo numero di testimonianze ben documentate, camminare in questo luogo consentirebbe di comunicare con gli spiriti dei morti. Un numero elevatissimo di persone riferisce infatti di aver stabilito in questo luogo un contatto con alcune persone il cui precedente decesso era stato accertato al di là di ogni possibile dubbio.
    Il primo caso è stato appunto documentato nel 3493: in quell'anno l'unica struttura presenta nel Cheimon Rift era una stazione di rilevazione meteorologica, il cui staff era composto da due persone: Adam Böttcher, ex membro della Marina Spaziale Solare e Vikram Pahlke, ricercatore universitario. Il giorno 17 Dicembre una massiccia perturbazione, tanto estesa da varcare persino le montagne circostanti, causò un malfunzionamento nel sistema di telecomunicazioni e non fu possibile mettersi in contatto con la base fino al giorno 22. Anche al termine del maltempo non si riuscì ad ottenere risposta, nonostante il sistema risultasse correttamente funzionante. Un team di recupero, arrivato sul luogo il 24, trovò uno spettacolo decisamente inaspettato: secondo le ricostruzioni, Böttcher aveva usato la propria pistola a raggi per eliminare Vikram con un colpo al petto e poi si era suicidato alcune ore dopo con un colpo alla tempia. Non essendoci alcun sistema di sorveglianza, l'unica testimonianza disponibile erano i diari lasciati dai due uomini: in essi Vikram si definiva sempre più preoccupato dello stato mentale sempre più deteriorato del compagno, mentre Adam faceva riferimenti criptici sempre più frequenti a dei fantomatici "loro" non meglio definiti, che secondo lui sarebbero tornati a giudicarlo e portarlo all'inferno.
    Quanto alla base, si ritenne opportuno rimetterla in ordine e sostituirne lo staff con un numero maggiore di persone nei mesi successivi, ognuna di esse armata a dovere. L'intero accaduto rimase segreto, per il momento.
    Tuttavia la vita dei successivi occupanti dell'installazione non fu propriamente semplice: il tasso di logoramento era sopra la media, e ogni pochi mesi lo staff doveva essere sostituito totalmente. Molti dei ricercatori riportavano allucinazioni visive e uditive di vario tipo, oppure non riuscivano a sopportare la tensione che si creava progressivamente con i racconti vividi dei compagni che affermavano di incontrare spesso, fuori nel paesaggio ghiacciato, gli spettri di parenti e conoscenti morti da tempo. Non fu possibile insabbiare tutto e, in capo a qualche mese, ogni dettagli della faccenda divenne di dominio pubblico.
    Nel giro di pochissimo tempo un fittissimo flusso di turisti cominciò ad affollare la valle, tutti in cerca dei misteriosi fantasmi che pareva infestassero la zona. Nonostante l'ovvia avversione dello staff scientifico, alcune aziende riuscirono ad accaparrarsi molti lotti di terreno nella zona circostante e in un tempo record furono approntati una serie di alberghi e un collegamento permanente via veicoli aerei o su ruote con le città vicine. La stampa scandalistica si lanciò di petto sulla questione, per esempio con la pubblicazione di un articolo secondo cui anni prima Adam Böttcher avesse partecipato in prima persona ad un raid contro alcuni pirati spaziali al largo del sistema di Khione, durante il quale alcuni veicoli civili sarebbero rimasti coinvolti in uno scambio di ostilità contro i nemici. Sarebbero dunque state le anime delle vittime innocenti ad averlo portato al suicidio. Ad oggi la notizia non è mai stata confermata né smentita.
    Quello che fino a poco prima era uno dei luoghi più silenziosi di Khione divenne un posto senza alcuna quiete: i suoni dei veicoli, di chi chiamava a gran voce i propri cari ormai spariti, il ronzio dei generatori dei blocchi abitativi, e tanti altro rumori ormai permeavano l'aria 24 ore su 24. E' in questo periodo che grazie ad una campagna pubblicitaria il Cheimon Rift si guadagnò il nome "La Valle dell'Eternità", dove i comuni mortali potevano entrare a contatto con chi prima di loro aveva affollato il tempo infinito.
    Le testimonianze di incontri sono numerosissime, forse migliaia: secondo la quasi totalità dei visitatori (circail 95%) bastava camminare per qualche minuto all'interno della valle per poter finalmente incontrare una qualche persona strappataci dalla morte. I cosiddetti fantasmi apparivano quasi corporei, più o meno trasparenti a seconda della testimonianza, ed era possibile interagirci solo verbalmente. Alcuni testimoni riportano di aver percepito anche odori di svariato tipo (odori umani, odori legati a ricordi, odori di zolfo), ma questo dettaglio non è una costante. In genere un incontro di questo tipo durava dai 30 secondi ai dieci minuti, dopodiché le misteriose entità svanivano nel nulla. Non è possibile registrare o rilevare le apparizioni in alcun modo oggettivo: solo l'osservatore interessato può percepirle, e nessun altro.
    I test scientifici sono ovviamente stati moltissimi, e i risultati inconcludenti. Ad esempio, era possibile osservare solo le persone che si ritenevano essere decedute: in svariate occasioni è stato possibile convincere alcuni soggetti del decesso di una qualche persona, in realtà vivissima, innescando un successivo "incontro" del falso-morto. Ancora, le informazioni fornite da uno stesso "spirito" a persone differenti si sono spessissimo rivelate in aperta contraddizione tra di loro.
    Eppure, nonostante queste prove quasi inoppugnabili della non genuinità di queste apparizioni, non é mai stato possibile provare uno stato allucinatorio nelle persone influenzate da questi fenomeni. Nei test svolti l'attività cerebrale non é stata mai osservata essere paragonabile a quanto avviene in episodi di alterazione mentale simili ben noti alla scienza ma, anzi, non é stato mai osservato nulla di anormale nei soggetti di test.
    I tentativi di spiegazione furono moltissimi: allucinazioni collettive, strani campi magnetici, strani gas rilasciati dalle rocce e così via, passando anche per ipotesi ben più metafisiche, come un fantomatico punto di "straordinaria concentrazione di energia vitale" e altre tesi ancora più bislacche.
    Turismo, incontri ed esperimenti durarono senza tregua fino all'anno 3510: a partire da quel momento la loro frequenza collassò repentinamente nel giro di tre mesi, finché meno dell'1% dei visitatori fu in grado di avere uno dei fantomatici incontri per cui era famoso il posto. Bastò davvero poco tempo affinché il turismo si esaurisse e il luogo uscisse dall'immaginario collettivo; già nel 3515 si contavano meno di cento visitatori al mese finché, nel 3517, anche l'ultimo degli alberghi rimassi fosse ufficialmente abbandonato.
    Allo stato attuale la valle è tornata ad essere il posto tranquillo di alcuni decenni prima: l'unico suono che si sente è quello del vento che si fa strada tra i resti diroccati dei vecchi alberghi ormai alla mercé degli agenti esogeni. Ogni tanto qualcuno prova ancora a visitare questo luogo in cerca di un contatto con l'oltretomba: la stragrande maggioranza torna mesta e delusa, e solo una percentuale quasi nulla afferma di aver avuto successo nell'incontrare una qualche persona importante. Una fetta non trascurabile non torna affatto.
     
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