Caccia Sotterranea

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    Test Bluff: superato (livello sfida: 10)
    Più o meno all'unisono, i volti dei due nemici si contorcono in un'espressione di terrore. Sembra che le parole di Regis abbiano avuto effetto.
    "Io." sibila il primo, quello con il machete, col poco fiato rimastogli.
    "Io!" gracchia il secondo, l'avversario armato di Katar Potenziato.
    I due si scambiano uno sguardo ostile.
    Le successive parole di Nia sembrano confonderli ulteriormente.
    "Immagino di dover ringraziare." commenta faticosamente il primo con voce roca.
    "Venderei mia madre per una Medi-Vial!" aggiunge il secondo "C-Chiedetemi quello che volete su Quinlan!"

    Per il resto, l'ambiente circostante sembra invariato: non si sentono suoni di passi in avvicinamento né si vedono luci o altro. Tuttavia la valutazione di Nia é corretta: le armi da fuoco hanno fatto rumore, e i suoni della battaglia sono echeggiati all'interno dell'ambiente chiuso. Qualcuno potrebbe aver sentito.
     
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    E Nia si era intromessa. (Quelli della sua razza non dovrebbero essere infidi e violenti?) Regis si ritrovò a pensare, tra l'esasperato e il divertito. Sapeva bene che non era necessariamente così ed era sollevato dal fatto che Nia non ricalcasse lo stereotipo rhoro: come avrebbe potuto fidarsi di una persona che avrebbe potuto tradirlo alla minima opportunità? C'era anche da considerare che l'idea di Nia non era poi così male: se Regis quasi temeva di usare i medikit sui prigionieri, in quanto avrebbe potuto significare rimettere in gioco nemici pronti ad accoltellarli alle spalle, le medi-vial sarebbero state più che adatte per salvare loro la vita senza rimetterli sufficientemente in forze da risultare una minaccia.

    "Non fate caso a lei, è il poliziotto buono. Io invece sono quello cattivo." Sì, poteva andare bene anche così. Lui era il bastone, lei la carota. "Che, traducendo da Lapis-iano a Solare, significa: Nia, stabilizzali pure con le tue medi-vial. Se non collaborano, posso sempre accoltellarli di nuovo." L'intervento di Hye quasi gli fece alzare gli occhi al cielo, ma non la corresse. "Da voi ho bisogno solo bisogno di due informazioni: il numero di persone nel vostro gruppo e la posizione attuale dei vostri compagni." Erano informazioni già in loro possesso, come gli aveva fatto notare Nia, ma una conferma non avrebbe fatto male: Daniel poteva aver loro mentito, o non essere stato a conoscenza di tutto. Gli sarebbe piaciuto indagare un po' di più sugli armamenti di Quinlan ma la rhoro aveva ragione, non c'era tempo. Lanciò comunque un'occhiata interrogativa a Hye e Nia, nel caso volessero aggiungere qualcosa. Hye non sembrò accorgersi del suo sguardo: la sua attenzione era già altrove, in parte a tenere d'occhio l'area circostante, in parte ad applicare il medikit appena ottenuto sulle sue ferite.

    [Hye] Altro - Oggetto (Medikit)
     
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    "Grazie, Hye" disse Nia, annuendo e recuperando i medi-vial dalla borsa, uno per prigioniero.
    Avvicinandosi si chinò a turno sui due utrachlen feriti, cospargendo di gel rigenerante le lesioni più gravi.
    "Rispondete alle sue domande, non userò altri medi-vial per salvarvi la vita di nuovo" sussurrò, cercando così di rinforzare almeno in parte le minacce dirette ai due ladri dal collega.
    Finito il lavoro si alzò e tornò a fianco dei due contractors, per spostarsi infine di qualche passo verso la porta dell'abitazione e posarsi con la schiena al muro rovinato, ascoltando e valutando le eventuali informazioni condivise dai due nemici.

    Rispose all'occhiata di Regis con un cenno negativo del capo: non aveva altre domande da porre.
     
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    Le due medi-vial stabilizzano i due nemici, almeno per il momento. Le espressioni delle loro facce si distendono visibilmente, almeno per quanto loro possibile nella situazione attuale. Le risposte non tardano ad arrivare.

    "Otto!" dichiara il primo.
    "Sette!" il secondo prova a sovrastare la voce del "collega".
    "Sette?"
    "Sette! Quinlan ha dato a Tkachenko quello che si meritava!"
    "Ah, allora sette, sì. Anzi, sei: vi siete occupati di quel maledetto idiota di Daniel, non é vero?"
    "Ce l'aspettavamo che uno scemo come lui si facesse ammazzare per primo!"
    I due ridacchiano debolmente, interrotti ogni tanto da grugniti di dolore.
    "Sono rimasti quattro dei nostri, contro tre dei vostri." osserva il primo dei due nemici "Se volete fare un combattimento leale, tre contro tre, i nostri colleghi sono al..." si interrompe un attimo per lanciare un'occhiata all'alleato "... al vecchio ospedale."
    "Esatto! Dovreste affrettarvi prima che si insospettiscano!" aggiunge l'altro col trasporto possibile dalle sue ferite.
    "Quinlan, invece... E' vicino alla zona dove producevano il cibo. Assieme alla carcassa di Tkachenko. Lui é un altro tier rispetto a noi comuni mortali. Tanti bei gadget."
    "Già!" il nemico "numero 2" annuisce scuotendo debolmente la testa "Molto accessoriato. Molto pericoloso!"
    "E' tutto, no? Cosa pensate di fare di noi adesso?"
     
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    Le prime informazioni sembrarono coincidere con quanto detto da Daniel. Considerando che Daniel era stato consegnato alle autorità, Tkachenko era stato ucciso dal suo stesso capo e i due di fronte a loro potevano considerarsi fuori gioco, rimanevano solo quattro nemici: Quinlan e tre scagnozzi. Le riflessioni di Regis si interruppero all'esitazione di uno dei due uomini. Lo sguardo che lanciò al collega fu decisamente sospetto, esattamente come le sue successive parole. Dopotutto, secondo Daniel, il vecchio ospedale era il luogo dove... "Così che le mine ci ammazzino?" Esclamò, alla loro insistenza sul fatto che avrebbero dovuto affrettarsi. Non sapeva con sicurezza se quanto rivelato da Daniel fosse affidabile, ma la fretta che i due avevano di mandarli verso il vecchio ospedale era decisamente sospetta. "Ma sì, potremo testare la cosa: il vecchio ospedale è stato minato? Congratulazioni, siete stati promossi ad avanguardia anti-mine!"

    "La-pi-sss..." Il modo con cui Hye scandì il suo falso nome, gli fece comprendere di essere nei guai. "Lo so che ti stai divertendo a fare il cattivo, ma non abbiamo tempo." La ragazza raccolse le armi che Regis aveva abbandonato a terra, a distanza di sicurezza dai nemici, e se le infilò nello zaino. Non le servivano, ma non aveva di certo intenzione di lasciarle a portata dei due. "Lasciamo questi idi*ti qui e andiamo." "Potrebbero risultare un rischio..." "Sono disarmati e gravemente feriti, difficilmente riuscirebbero ad avvertire i loro compagni del nostro arrivo." Dall'espressione di Regis, era evidente che non ne fosse per niente convinto ma il giovane sapeva bene quando era meglio non ribattere. Dopotutto, nonostante la sua apparenza angelica, anche Hye era hyadesiana e di conseguenza pericolosa. C'era un motivo se Regis non era riuscito a dirle di no quando lei si era unita alla sua fuga da Satre, e non era solo l'attaccamento tra gemelli.

    "Dove ci dirigiamo?" Domandò successivamente Hye, rivolgendosi a Nia. Rendendosi conto che la sorella l'aveva volutamente escluso dalla decisione (forse per evitare che proponesse di andare al vecchio ospedale per testare le cavie anti-mina), Regis scosse le spalle e la lasciò fare.

    Ysilind, lascio a te la scelta. ^^
    Ovviamente, se ti servisse qualcuna delle armi sequestrate, dillo e ti sarà data.
     
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    “Per quanto io possa condividere la curiosità di Lapis nei confronti del vecchio ospedale e la sua proposta per reintegrarvi in modo così creativo e rapido nel mondo del lavoro…” esclamò Nia, rivolgendo un’occhiata acida ai due ostaggi mezzi morti “… forse è il caso di risolvere la questione definitivamente.”

    La rhoro incominciò quindi a passeggiare nervosamente in tondo per qualche secondo, reggendosi il mento con la mano. “Certo che, in effetti, perché ricoprire di mine una zona così interna? Se si aspettavano visite forse poteva avere più senso minare le entrate degli ascensori. Potrebbero aver piazzato lì il carico rubato e averlo poi protetto con gli esplosivi che… beh, in ogni modo forse non lo possiamo recuperare finché non ci siamo occupati dei ladri restanti. Dite che siano grandi e pesanti, queste celle energetiche?”

    Si ferma per tornare a fissare i due colleghi contractors. Dopo aver atteso la loro risposta, abbassò quindi la voce per non farsi sentire dai due ladri appena sconfitti (nel caso in cui fossero rimasti ancora coscienti).
    “Non saprei, potrebbe essere meglio ingaggiare direttamente il capo dell’operazione e metterlo fuori combattimento per poi negoziare con i nemici rimanenti e recuperare le celle energetiche con calma. Tanto una via di fuga, per quanto ne sappiamo, non ce l’hanno ancora. C’è anche da dire che non ho molta voglia di prendermi un colpo di lanciafiamme in faccia. Forse non abbiamo nemmeno l’equipaggiamento giusto per affrontarlo. N-non saprei che dirvi, onestamente. Volete rischiare e affrontare questo Quinlan? Forse riusciamo a prenderlo di sorpresa, ora che è da solo.”


    Dopo "soli" due mesi, wew, rieccomi. Salvo nuovi imprevisti, d'ora in poi dovrei ritornare a rispondere con - più o meno - regolarità :giro:
    CITAZIONE
    Ysilind, lascio a te la scelta. ^^
    Ovviamente, se ti servisse qualcuna delle armi sequestrate, dillo e ti sarà data

    La risposta di Nia forse è un po' ambigua - anche perché ammetto di non essere proprio decisissimo nemmeno io :asd: - quindi esprimo qui, con più chiarezza, una vaga preferenza nel tentare la sorte con Quinlan. Molto vaga però, ma più che altro perché ho paura ci prenda fortissimo a calci. :shifty:
    Riguardo alle armi, al massimo se ne abbiamo trovata qualcuna mi faccio prestare nei prossimi post delle armi taglienti, giusto per sfruttare la vulnerabilità dell'armatura.
     
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    Alla frase di Regis il colorito dei due utrachlen cangia a vista d'occhio dal verde al grigio pallido
    "Ecco... noi..."
    "Noi... ci dispiace! Per favore, risparmiateci!" nonostante le ferite e le poche energie, i due sono molto vocali.
    "Si, risparmiate questi due idioti, per favore!"
    La successiva frase di Nia li fa variare di colore ancora di più, verso un grigio terreo.
    "D-Definitivamente?" domanda uno dei due, seguendo con gli occhi, per quanto permessogli dallo stato in cui si trova, la ragazza.
    "Volete le celle? Quinlan se le tiene vicine!"
    "Sono pesanti ma... una persona... portarne... una... due braccia."
    Nonostante l'evidente torrente di adrenalina cui sono sottoposti i due, le forze li stanno abbandonando. Ormai i loro occhi sono socchiusi, non resteranno coscienti per molto.

    Scusate il ritardo nella risposta T_T gli equip dei due non ve li eravate ancora spartiti, giusto? Si trovano qui
     
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    Prendere una decisione non era semplice. Regis avrebbe preferito eliminare i sottoposti di Quinlan prima di affrontarlo, in modo che non potessero unirsi al combattimento. Se quell'uomo era così pericoloso, potevano almeno rimuovere qualsiasi supporto a sua disposizione. D'altra parte, eliminare tutti i criminali non era necessariamente loro compito. "L'obiettivo della missione è recuperare le celle energetiche," Rifletté ad alta voce. "ma sperare che ce le lascino prendere senza opporre resistenza sarebbe troppo ottimistico. I sottoposti non sono un grande problema ma, se Quinlan interferisse durante il recupero, le celle potrebbero venire danneggiate." "Quindi dobbiamo occuparci di Quinlan." "Già."

    Era un rischio ma, se era veramente solo, poteva essere la loro occasione per eliminare Quinlan. A tal proposito, il racconto dei loro prigionieri coincideva con quello di Daniel (se non per la triste fine di Tkachenko): se consideravano il loro capo così pericoloso, era improbabile che avessero mentito. Dopotutto, ai loro occhi, mandare i nemici dal capo significava mandarli incontro a morte certa.

    "Ok, dirigiamoci verso le culture idroponiche e controlliamo la situazione. Vediamo di non farci beccare fino a quando non saremo certi di volerlo e poterlo affrontare."
    "...e dobbiamo trovare il modo di farlo allontanare dalle celle, se sono veramente con lui."

    CODICE
    Riguardo alle armi, al massimo se ne abbiamo trovata qualcuna mi faccio prestare nei prossimi post delle armi taglienti, giusto per sfruttare la vulnerabilità dell'armatura.

    Intendi elemento lacerante? Ti consiglio il Katar Potenziato, ha +7 in forza al posto del +5 del machete, e i miei pg non possono usarlo (insufficiente maestria).

    CODICE
    gli equip dei due non ve li eravate ancora spartiti, giusto?

    No, narrativamente le armi le ha prese Hye per non lasciarle lì a portata dei nemici, ma meglio approfittare dell'occasione per spartire seriamente il bottino.

    Il Katar Potenziato come ho detto lo consiglio a Nia, in quanto ha doppio elemento (lacerante e perforante).
    La Pistola a Raggi Mk I ai miei pg non serve (insufficiente mira). Se serve a Nia, prendila.
    Il machete i miei pg possono usarlo ma ha lo stesso elemento e bonus in forza dei loro pugnali... quindi niente, consideriamolo soldi.

    Per i medikit cosa facciamo? Almeno uno per Hye lo vorrei perché ha appena usato l'unico che aveva (click). Nell'inventario ce l'ha ancora, ma... immagino che non sia stato aggiornato? :mmm:
     
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    Nia restò ad osservare le proprie armi, ancora macchiate dall’ultimo combattimento. Con tutte quelle storie raccontate prima da Daniel e poi da Stane e compare, la prospettiva di dover combattere contro Quinlan non la entusiasmava per niente. In ogni caso, eliminare il capo nemico poteva rappresentare un’opportunità per porre fine all'operazione rapidamente e senza eccessivi spargimenti di sangue: non poteva certo tirarsi indietro. “Sarebbe bello poterlo ignorare e basta, ma… già.”

    Proprio prima di riporre gli stiletti, si ricordò delle parole che aveva speso Daniel nei confronti dell’armatura fluid dell’ex-boss. “Uhm, Hye…” mormorò, ricordandosi di aver visto l’infiltratrice recuperare le armi dei nemici poco prima. “I miei stiletti, se non ricordo male, non sono adatti contro l’armatura di Quinlan. Potresti passarmi il katar di quello stronzo?” chiese, ricontrollando istintivamente il taglio che le era stato inferto qualche minuto prima con la stessa arma dall'avversario indicato. “Mi prendo un secondo per sistemarmi con i medi-vial che mi sono rimasti, così faccio anche spazio nello zaino per mettere via la mia pistola e sostituirla con una più adatta, se non serve a voi due, ovviamente.” concluse poi, recuperando quindi Katar Potenziato e Pistola a Raggi Mk I da Hye e curandosi con i tre flaconcini rimasti.

    Consigli riguardo alla sostituizione delle armi approvati a pieni voti. :P

    Avevo 5 medi-vial, ne ho usate 2 per i ladri, 3 ora… quindi dovrei andare da 50 a 59 PV e avere quello spazio in più che mi serve nell’inventario :3. Il katar credo lo terrà sempre in mano a questo punto (Conta come spazio extra lo stesso? Se non ricordo male l'inventario di Nia è proprio al 100% occupato. Se serve a fini di spazio, posso sempre regalare le pillole stim a Regis.)

    Riguardo ai medikit... eh, temo di non avere spazio appunto. Li lascio volentieri ai tuoi personaggi, se non hanno anche loro riempito troppo il proprio inventario prima di partire. :asd:
     
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    Scusate il megaritardo nella risposta T_T
    Ho aggiornato le schede quasi del tutto, tranne i seguenti punti:

    Katar Potenziato: si, lo spazio totale si calcola considerando anche cosa si tiene in mano (é una combinazione di volume e peso), considero le pillole stim passate a Regis?
    Pistola a Raggi Mk I [batteria 11 kJ]: aspetto di sapere di sopra per passarla a Nia :)
    Pistola a Raggi Mk I (x1): passo a Regis per rivenderla?
    Machete: passo a Hye per rivenderla?
    Medikit: 2 a Hye, 2 a Regis?

    Una volta sistemato l'inventario considero i pg si muovano verso la zona delle colture idroponiche, ok? :)
     
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    Ops, notato solo ora. Perfetto sia per i medikit (in caso a Nia successivamente servissero, glieli applicheranno i miei pg) che per machete/pistola da rivendere.
    Disponibilissima per tenerti qualcosa fino alla fine della missione (es. pillole stim): ricordatemi solo di restituirle a Nia una volta saremo fuori di qui. Me smemorata. XD

    CITAZIONE
    Una volta sistemato l'inventario considero i pg si muovano verso la zona delle colture idroponiche, ok? :)

    Sì, esatto. (se Ysilind è d'accordo ;) )
     
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    Approvo tutto. :looksi:
    Nel caso in cui servissero, usa pure le pillole stim con Regis.
     
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    Scusate il grave ritardo, schede aggiornate.
    La marcia fino alla vecchia sezione idroponica, dove veniva prodotto il cibo per i primi coloni, non riserva particolari sfide o tranelli, eccetto l'oscurità che avvolge tutto l'ambiente. Anzi, risulta piuttosto monotona: tutto ciò che i tre Contractor riescono a notare durante il tragitto sono i dettagli standard di caverne di quel tipo: sasso, sasso, un altro sasso, roccia, altri sassi, tracce di vecchissima attività umana, altri sassi, eccetera.
    Eppure, finalmente, non troppo lontani, ecco i ruderi di quella che doveva essere stata una parte fondamentale di quel micromondo ormai morto, popolato solo da fantasmi e disperati.
    Come preannunciato dalle informazioni reperite dai Contractors prima di scendere, delle strutture originali é rimasto ben poco.
    Molti muri scuri crollati parzialmente di qua e di là, un tempo stanze dedicate a chissà che cosa, posti su una spianta di cemento consumato dal tempo. Quanto è rimasto é talmente poco da non dare l'idea di una serie di ambienti razionali, ma più di una sorta di labirinto molto semplificato. Questa zona di terreno accidentato si estende per un'area quasi quadrata di circa centocinquanta metri per lato.
    L'unica stranezza rilevante in questa zona si trova più o meno al centro dell'ampio slargo che ospita la zona numero #04: si tratta di un costruzione nera a forma di semicilindro, poggiato a terra lungo l'asse, con il soffitto crollato in numerosi punti, come una scura carcassa sventrata.
    Una potente luce bianca proveniente dall'interno, di ovvia natura artificiale, proietta l'ombra delle parti di soffitto integre contro la cima della grotta.
    L'unica apertura visibile è una sorta di porta a spinta situata a circa metà del lato lungo, chiusa.
    Ad un primo impatto regna il normale silenzio che ci si aspetterebbe in una grotta abbandonata ma, concentrandosi e trattenendo il respiro, si riesce a sentire qualcosa, un rumore molto basso che proviene dal semicilindro centrale: é pressoché impossibile distinguerne i contenuti precisi ma, dal poco che arriva, si direbbe un qualche contenuto multimediale comprendente musica e dialoghi, forse un qualche tipo di film.
     
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    "Sarebbe bello," Concordò Regis. Per quanto non avesse scrupoli ad ammazzare criminali, nemmeno lui ci teneva ad affrontare Quinlan. Se fosse stato possibile recuperare le celle e andarsene di lì senza entrarvi in contatto, Regis l'avrebbe fatto in un battibaleno. "ma dubito saremo così fortunati. Partiamo dal presupposto di doverlo affrontare. Se poi non sarà necessario, meglio."

    Osservò in silenzio Nia ed Hye organizzare il bottino. Accettò quanto gli venne passato senza lamentele. Le armi in suo possesso erano ancora preferibili a quelle che avevano sequestrato: se c'era qualcosa a cui poteva essere interessato, erano i medikit... ed essi vennero divisi tra lui e la sorella senza bisogno di un suo input.

    Il viaggio verso la loro destinazione fu quasi monotono e, quando la raggiunsero, fu subito chiaro che delle vecchie culture idroponiche rimaneva ben poco. Buona parte degli edifici erano crollati da tempo e, più che dalle loro carcasse, lo sguardo di Regis fu attirato dalla luce che filtrava dall'unico edificio rimasto (quasi) intatto. "Sembra che l'abbiamo trovato..." Il sussurro di Hye portò a parole il suo pensiero. Non era detto che si trattasse di Quinlan, ma luce e suoni rendevano evidente la presenza di qualcuno. Qualcuno sufficientemente annoiato e libero da potersi guardare un film. "Mi avvicino per controllare, copritemi."

    La cosa non piaceva a Regis, per niente. Eppure, non poteva negare che la sorella fosse la più adatta del gruppo a far quel tipo di ricognizione. Così, se Nia non avesse avuto nulla da ridire, Hye avrebbe spento la sua torcia e si sarebbe messa il visore. Con cautela si sarebbe avvicinata furtivamente all'edificio, prestando attenzione alla presenza di eventuali trappole. Il suo obiettivo era duplice: controllare la presenza di eventuali altri ingressi e trovare il modo di dare una sbirciata all'interno. Conoscere la posizione di Quinlan e quella delle celle energetiche sarebbe stato fondamentale per la loro missione.


    Hye [Utilizzo tratti: Furtività liv max & Scovatrappole liv max]

    Son rimasta un po' sul vago così che, se vuoi far seguire Hye (magari a distanza?) da Nia, puoi farlo. In tal caso, anche Regis ti seguirebbe (usando Scovatrappole). Ovviamente, se vuoi fermare Hye e fare tutt'altro, fai pure. ;)
     
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    Dopo aver ricevuto gli oggetti da Hye e dopo aver riorganizzato il proprio inventario, Nia si incamminò dietro ai due contractors, cercando di non lamentarsi eccessivamente per le (poche) ferite subite durante lo scontro precedente. Aver risparmiato i nemici con cui erano entrati in contatto fino a quel momento era un sollievo per la rhoro: una dimostrazione del fatto che anche collaborando con altri mercenari era possibile seguire un modus operandi non eccessivamente feroce e risparmiarsi qualche notte insonne e tormentata dal rimorso. Per quanto fossero criticabili, si trattava pur sempre persone e la predona sapeva bene di non avere il diritto di giudicarli troppo frettolosamente.
    Questo era stato il caso finora ma, fermandosi per qualche breve istante a contemplare le poche tracce di attività umana rimaste – poco interessanti in generale, ma comunque una novità nel deserto di roccia che circondava lei e i colleghi – Nia cominciò a rimuginare sul loro scontro venturo. Quinlan era stato preannunciato dai loro ostaggi come un nemico temibile, ben attrezzato e soprattutto spietato. Era arrivato il momento, decise la rhoro, di lasciare da parte la compassione e pensare ad eliminare questa nuova minaccia nella maniera più efficace e veloce. Tentennare poteva portare a mettere in pericolo non solo la propria vita, ma anche quella delle persone che stavano affrontando quella missione con lei.
    Questi suoi ragionamenti, anche se per nulla tranquillizzanti, l’aiutarono ad ogni modo a superare il dedalo buio di sassi, muri e scheletri d’edificio.
    Arrivata alla macabra costruzione nera, accolse la luce bianca con un brivido e si assicurò di giungere in fretta al fianco di Lapis e Hye.

    “Per me va bene, Hye. Se siete d’accordo entrambi, noi potremmo comunque seguirti da una breve distanza, ripercorrendo i tuoi passi. Se davvero Quinlan è distratto come potrebbe sembrare e non stiamo cadendo in trappola, potrebbe essere una buona idea cogliere l’opportunità per prenderlo di sorpresa e colpirlo prima e più velocemente possibile.”
     
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