[Approfondimento] Razze

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    Risen from my ashes

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    Nota bene


    La lista delle razze riportata in questa sezione é ancora incompleta. Per la lista completa delle razze disponibili visita questo indirizzo [link]


    In questo topic saranno postati, piano piano, approfondimenti sulle varie razze del GdR, assieme a immagini esplicative. Il topic potrebbe rimanere quindi incompleto, e occorreranno alcuni mesi per pubblicare tutto il materiale.

    I disegni sono realizzati da Maniaga [<--- link al profilo DeviantArt]

    Razze Completate:

    Terrestri
    Spaziali

    Prossima Razza:

    Hyadesiani

    Edited by Redshifted - 17/9/2022, 15:23
     
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    Risen from my ashes

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    Terrestri



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    Con questo termine vengono definiti in generale tutti gli esseri umani "standard", cioè che non hanno subito modifiche radicali dal punto di vista fisico, psicologico o culturale rispetto ai loro antenati, a dispetto del provenire o dell'aver effettivamente mai messo piede sul pianeta Terra nella propria vita. Non si tratta di un gruppo particolarmente coeso, infatti al suo interno vengono inquadrati individui appartenenti a più o meno ogni fazione: fedeli solariani, incalliti criminali dello spazio-di-nessuno, lupi solitari e così via. Molti terrestri infatti non amano definirsi con tale termine, ma prediligono appellativi che inquadrino in maniera più ristretta le proprie origini. Ad esempio, un abitante di Khione si riferirà più facilmente a se stesso come "Khionese" che come Terrestre. Coloro che sono effettivamente originari del pianeta Terra non hanno problemi col termine, e alcuni arrivano addirittura al punto di definirsi "Veri Terrestri". L'utilizzo di questo termine può implicare l'aderenza a ideologie vagamente suprematiste da chi lo usa (vedi la sezione Storia e Cultura) e non lo si sente usare molto spesso in contesti pubblici.




    Descrizione Fisica

    Trattandosi di una popolazione estremamente vasta e che racchiude al suo interno un elevato numero di etnie, è molto difficile dare una descrizione generica ben inquadrata. L'altezza dei Terrestri tende a mantenersi tra i 155 e i 183 centimetri, pur con occasionali variazioni in eccesso o difetto rispetto a queste misure. Le femmine tendono ad essere più basse dei maschi, e il rapporto di altezza tra i due sessi si aggira in media in un 8% in più per i maschi. Stesso discorso per il peso, con la differenza che oltre al fattore etnico contribuisce in maniera significativa anche quello culturale ed economico: si registrano pesi maggiori nei pianeti più economicamente affluenti, spesso accompagnati a relativi problemi di salute. Il colore della pelle varia dal bianco molto pallido al nero scuro, a seconda della etnia di provenienza. I colori di capelli più diffusi sono il nero e il castano, ma esiste una discreta percentuale di Terrestri con i capelli biondi o rossi.
    L'aspettativa media di vita si aggira attorno ai 95 anni per gli uomini e ai 100 per le donne, sebbene questo valore tenda a salire o scendere sensibilmente a seconda del pianeta in esame e della qualità della vita della zona. I "veri" terrestri tendono ad avere una aspettativa media di vita maggiore di 3-4 anni, se passata quasi interamente sulla Terra, ma ciò non sembra valere per gli altri Terrestri o le altre "razze" che si sono sviluppate in seguito.

    Descrizione Psicologica

    Come per l'aspetto, è pressoché impossibile dare una descrizione psicologica d'insieme dei Terrestri. Il profilo psicologico è dettato in larga parte dalle radici culturali di un individuo, fattore quanto mai variabile all'interno dei possedimenti umani: tendono a variare in maniera massiccia all'interno dello stesso pianeta, se non addirittura all'interno di uno stesso continente o nazione. A differenza delle altre "razze" infatti, che possono contare su una storia tutto sommato ancora breve, le tradizioni delle varie popolazioni di terrestri affondano le proprie radici in storie lunghe anche millenni, e pertanto hanno avuto un tempo svariate volte più ampio per differenziarsi.
    Tutto sommato, però, è possibile restringere alcune caratteristiche comuni le quali, pur non riuscendo a dare una descrizione completa della psiche terrestre, la inquadrano in qualche modo. Innanzitutto, i Terrestri tendono ad essere estremamente adattabili e influenzabili, spesso assorbendo modi e usi di culture cui vivono nelle vicinanze: ad esempio, un terrestre avrà meno difficoltà ad integrarsi in una comunità di Utrachlen, tanto da assimilarne le caratteristiche in pochi anni di convivenza ravvicinata. Un'altra caratteristica è uno spiccato senso dell'avventura, forse la caratteristica che li ha spinti in primo luogo tra le stelle; caratteristica non spentasi nelle razze generatesi successivamente, ma che talvolta si è affievolita in certe comunità massicciamente specializzate a contesti o loghi particolari.
    Infine, altro fattore, i Terrestri sembrano avere una sorta di atteggiamento di superiorità, che va dal paternalismo alla vera e propria arroganza a seconda dell'individuo: orgogliosi di come la loro razza stia conquistando il cosmo, vi è come una sensazione di fondo nell'essere i padroni in cima alla scala gerarchica. Questi sentimenti possono andare da un vago senso di superiorità verso il destino a un vero e proprio razzismo verso le altre popolazioni planetarie, specie da parte dei discendenti diretti di chi ha combattuto nelle guerre contro le colonie.

    Storia e Cultura

    La cultura Terrestre è una componente estremamente varia, frutto di un continuo mescolamento fin dai tempi più antichi. La formazione del paradigma attuale si può tracciare all'incirca nel periodo del ventiquattresimo secolo (vecchia datazione). In quegli anni le varie popolazioni terrestri si erano fortemente polarizzate, suddividendosi in tre grossi blocchi, in maniera non dissimile da quanto accaduto quasi quattro secoli prima: il blocco Occidentale, il blocco Orientale, e un terzo gruppo non allineato. Questo stato di ostilità, prima diplomatica poi esplicita, deflagrò in un conflitto mondiale, da cui uscì vincitore il blocco Occidentale, grazie al fallimento della IA di controllo dell'altro blocco. Oltre alle ripercussioni politiche e culturali, furono non trascurabili quelle culturali: apparentemente si ebbe una sorta di prevaricazione da parte del modello culturale del blocco vincente, tuttavia fu inevitabile l'avere una sorta di contaminazione "di ritorno" da parte del blocco sconfitto una volta che le frontiere furono di nuovo aperte. La società si trasformò in maniera disomogenea, ma divenendo sempre più differente da quella del passato. La maggior parte delle comunità conservarono le basi di quanto ritenevano essere la propria eredità culturale, ma nessuno riuscì a sfuggire ai cambiamenti lenti e ineluttabili. Questo processo di rimescolamento si perpetuò fino all'anno 2550, in cui iniziarono le prime colonizzazioni spaziali. La direzione degli spostamenti delle persone cambiò repentinamente, dirigendosi verso le stelle: questo, e il successivo conflitto mondiale portarono quindi a questa interruzione del processo, con una "cristallizzazione" del substrato culturale di chi era rimasto sulla Terra, un massimo comun denominatore che trascendeva tutte le culture del pianeta. Una discreta porzione del periodo successivo fu spesa nel recuperare quanto perso nel Quarto Conflitto mondiale e, alla scoperta del motore 4D, ci si trovò finalmente ad avere una Terra unita politicamente da un obiettivo comune: riprendersi le colonie extrasolari, da troppo isolate dal pianeta madre. Fu, ancora una volta, la guerra (Prima e Seconda Guerra di Annessione), durante cui i terrestri si guadagnarono la loro fama di arroganti conquistatori e il rancore degli abitanti delle colonie sconfitte e sottoposte a condizioni di sudditanza sfavorevole in base alla schiacciante vittoria dei Terrestri. Ciononostante, la maggior parte dei coloni extraterrestri non erano cambiati molto rispetto ai loro fratelli rimasti sulla Terra, fattore che facilitò la successiva integrazione tra Terra e colonie; così si iniziò a utilizzare il termine "terrestre" per definire genericamente gli esseri umani standard, a dispetto del mondo di origine. Ciò non accadde senza una certa resistenza iniziale, sia da parte dei conquistati, che mal sopportavano di essere accomunati a coloro che li avevano privati di alcune delle libertà e avevano sopraffatto i loro governi, sia da parte dei conquistatori, che spesso ritenevano un vanto l'aver avuto origine dalla culla dell'Umanità e che tale caratteristica li ponesse una spanna sopra gli altri. Col tempo i ricordi della guerra si spensero nella popolazione, e la maggior parte della massa accettò il termine.

    Distribuzione

    I Terrestri sono presenti su qualsiasi pianeta sia stato colonizzato, con l'eccezione dei mondi centrali dell'Ammasso delle Iadi (ignorando eventuali prigionieri o i mondi di frontiera come Veive). Tipicamente rappresenteranno la prima o la seconda popolazione per numero di individui in quasi qualsiasi contesto.

    Lingua

    La lingua parlata dai Terrestri è la lingua comune, diffusa praticamente dappertutto (Ammasso delle Iadi compreso), ed è chiamata "Solare". Si tratta di un linguaggio relativamente semplice e che non presenta una eccessiva varietà di regole, tempi e modi verbali. Discende dall'antico Inglese parlato attorno al XX secolo, pur pesantemente contaminato da parole e sonorità che derivano da Hindi e Mandarino. Ovviamente si presta ad una varietà di dialetti enorme, dovuti a numerosi fattori: sulla Terra le variazioni tendono ad essere dovute all'area dove vive una certa comunità, e spesso vengono ereditate parti di linguaggio derivate dalle antiche lingue parlate nella zona (spesso a loro volta parlate come seconda lingua dagli abitanti del posto) mentre, per le colonie sui vari pianeti, le influenze sono dovute all'origine dei primi coloni del pianeta. Ad esempio, il Solare parlato dai Terrestri di Chaquén ha punti in comune con Spagnolo e Portoghese, mentre quelli di Barastyr avranno marcate tracce di Russo e Urdu.

    Relazioni con altre razze

    I Terrestri tendono ad avere un modo di fare fare paternalistico e vagamente condiscendente verso la quasi totalità delle altre razze, sentimento che raramente sfocia in aperto disprezzo o ostilità da parte dei più conservatori, solitamente i discendenti di famiglie che sono state direttamente implicate nei conflitti delle Guerre di Annessione. Una tipica gaffe dei Terrestri è quella dello stupirsi della presenza di oggetti tecnologici (ma comunque ubiquitari) in comunità non-Terrestri, come se si trattasse di selvaggi.
    Sfuggono a questo gli Spaziali, in quanto diretta emanazione dei Terrestri e "prima razza a emergere" rispetto al ceppo Terrestre. Difatti i primi spaziali facevano parte degli equipaggi di navi e impianti appartenenti alla Terra, e in larga maggioranza non hanno subito le angherie di quest'ultima nei periodi più bui.
    Verso gli Hyadesiani c'è invece una forte animosità, e raramente mancherà la tensione quando i membri di queste due razze si incontrano. Tra i due sarà solitamente il Terrestre quello più moderato, probabilmente a causa della condiscendenza prima citata. Questo viene riassunto comunemente con la seguente frase: "I Terrestri considerano se stessi superiori, gli Hyadesiani considerano gli altri inferiori".
    Infine, i componenti di Rhoro e Nuer tendono a suscitare una certa diffidenza e una serie di pregiudizi negativi da parte dei Terrestri: a causa della natura violenta e caotica delle loro società sono giudicati inaffidabili e incivili, e la convivenza con essi genera non di rado situazioni esplosive.

    Consigli in-game


    Classi consigliate

    Trattandosi di una razza con caratteristiche "mediane", che non eccelle né è carente in nessuna area particolare, i Terrestri sono adatti a qualsiasi tipo di classe e, anzi, sono tra i migliori candidati nel caso si decida di specializzarsi in più ambiti allo stesso tempo.

    Stile di combattimento consigliato

    I Terrestri si prestano a qualsiasi stile di combattimento. Al livello di partenza non avranno ancora l'accesso alle classi di arma più specialistiche (come ad esempio fucili di precisione, armi da mischia perferzionate, ecc...), ma potranno permettersi l'utilizzo di un arsenale di tutto rispetto sia a distanza che nella mischia, risultando degni avversari in entrambe le situazioni. Stesso discorso per mimetiche ed armature: al livello di partenza possono portare modelli di buon livello di entrambi i tipi di protezione, e la scelta sta più alla preferenza del giocatore che a vere e proprie esigenze tattiche.
    Non si prestano molto nel ricoprire ruoli specifici, ma godono di una ottima flessibilità: un terrestre può tranquillamente supplire ad uno o più ruoli in cui sia carente una qualche formazione, oppure adattarsi volta per volta allo stile di combattimento dell'avversario, facendo in modo di ingaggiarlo nel tipo di specialità in cui esso risulti carente.
    In sintesi i Terrestri sono una buona razza per sia i principianti, in quanto consentono un certo margine di errore sulla scelta dell'equipaggiamento e delle manovre in battaglia, sia per i giocatori più esperti, poiché permettono di mettere a frutto le conoscenze acquisite per prevalere su nemici anche superiori.
     
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    Spaziali



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    Con questo termine vengono definiti in generale gli essere umani cresciuti (e talvolta nati) su stazioni spaziali e simili ambienti a gravità zero. Non si tratta di un gruppo particolarmente omogeneo dal punto di vista etnico o culturale, anche se la maggior parte degli spaziali presentano un minimo comune multiplo di background culturale piuttosto diffuso. Il termine "spaziale" non porta con se alcun valore dispregiativo o razzista, ma i suoi membri amano talvolta riferirsi alla propria popolazione come Figli dello spazio: il termine non ha attecchito, e viene usato molto di rado dai non-spaziali. Esistono casi molto rari di "spaziali accidentali", ossia bambini che, per un motivo o l'altro, finiscono con il venire gestati o cresciuti in stazioni spaziali o strutture simili in seguito a emergenze o problemi di vario tipo. Casi del genere non si riferiscono quasi mai a se stessi come "spaziali" ma col termine della razza della propria famiglia: in genere cure farmacologiche apposite e la successiva vita sulla superficie dei pianeti consente loro di continuare a svilupparsi come se fossero nati a gravità normale.



    Descrizione Fisica

    Essendo una popolazione con varietà estrema e spesso senza antenati in comune (se non a livello estremamente antico) tra zone differenti, sembrerebbe molto difficile poter trovare una serie di caratteristiche che ne accomunino i membri e li rendano facili da riconoscere. Eppure è così: non è il DNA a plasmarne l'aspetto, ma l'ambiente in cui vivono. La stragrande maggioranza degli spaziali cresce e passa la maggior parte della vita in ambienti a bassa gravità, e questo ne influenza in maniera inevitabile l'aspetto fisico.
    La prima caratteristica che salta all'occhio è sicuramente l'altezza: tipicamente gli spaziali sono più alti dei normali umani che vivono sulla superficie dei pianeti, con una altezza che varia tra i 170 e i 210 centimetri. Non mancano occasionali variazioni in eccesso o difetto di questi valori, e il rapporto di altezza tra i due sessi si aggira in media in un 6% in più per i maschi. Ad una altezza maggiore non corrisponde però un peso superiore: il rapporto peso/altezza tende ad essere quello inferiore tra tutte le sottorazze umane. La figura tipica dello spaziale medio è infatti quella di un essere umano particolarmente alto e magro, con scarsissima massa muscolare e ridotta massa grassa. La vita a gravità zero porta infatti ad un carico di fatica molto inferiore rispetto al normale per la loro muscolatura, che si riduce moltissimo. Questo fattore, unito al prezzo maggiore del cibo nello spazio, li porta a seguire diete estremamente essenziali, da cui si spiega anche la poca massa grassa. Tra gli altri effetti della vita a bassa gravità è da ricordare anche la decalcificazione delle ossa, che non è stato possibile eliminare del tutto nonostante le cospicue dosi di integratori assunte giornalmente dagli spaziali: il loro scheletro è di fatto meno resistente di quello di un normale terrestre.
    Per quanti riguarda le caratteristiche di pelle, capelli e occhi, per gli spaziali essi variano tanto quanto per i normali terrestri, ed è impossibile valutarne un aspetto "medio" in questo senso. Tipicamente però sono più diffusi tagli di capelli corti, che ne semplificano notevolmente la cura a gravità zero (e riducono il consumo di acqua). L'aspettativa di vita degli spaziali, alle ultime stime, si rivela inferiore a quella di un normale terrestre: 85 anni per gli uomini e 87 per le donne. Questo è probabilmente dovuto ai vari effetti combinati della vita nello spazio: scarso movimento, scarsa gravità, radiazioni cosmiche, eccetera.

    Descrizione Psicologica

    Per quanto riguarda la base della psicologia degli spaziali, vale lo stesso discorso fatto per i terrestri: è pressoché impossibile darne una descrizione psicologica d'insieme. Il profilo psicologico è dettato in larga parte dalle radici culturali di un individuo, fattore disomogeneo quanto la loro distribuzione demografica.
    Si può comunque restringere il campo ad alcune delle caratteristiche comuni a (quasi) tutti gli spaziali. La prima è una sorta di serena imperturbabilità che ne rappresenta l'umore di base. Gli spaziali si sono piano piano fatto una nomea di calmi e calcolatori, anche se si tratta di un puro stereotipo, e le teste calde non mancano tra le loro fila. La seconda è una sorta notevole coraggio, di livello decisamente al di sopra della media umana, che sembra accomunare queste persone. Certo, qui lo stereotipo li ritrae come impavidi, mentre anche qui bisogna fare i conti con la realtà e aggiungere che non sono gli spaziali codardi sono decisamente reali, ma la maggior parte degli psicologi sostengono che in media gli spaziali sono meno paurosi delle altre sottorazze umane, e che riescono a gestire in maniera molto più efficiente i carichi di stress mentale. La causa non è mai stata accertata, ma secondo alcuni sarebbe dovuta alla innegabile pericolosità della vita nello spazio e ai rischi che si corre quindi 24 ore su 24 conducendo una vita del genere. Questo potrebbe aver causato una selezione di soli umani "coraggiosi" nei capostipiti delle varie comunità di spaziali in giro per il cosmo, gli unici in grado di sopportare una vita del genere. Tesi del genere non sono ancora state confermate o smentite.
    Dal canto loro, gli spaziali sono consci di questo fattore e, pur non amando ostentarlo, ne sono innegabilmente orgogliosi.
    Infine, una terza caratteristica comune è una certa fiducia nella tecnologia, o meglio, una mancanza di diffidenza dalla stessa. Non c'è da stupirsi: la sopravvivenza degli spaziali è dovuta al corretto funzionamento dei vari apparati tecnologici delle stazioni spaziali, che porta a sviluppare una certa affinità verso di essa.

    Storia e Cultura

    La cultura degli Spaziali tende ad avere basi comuni estremamente salde e delle componenti secondarie opposte, cioè infinitamente variabili in relazione alla colonia di provenienza. Questo è dovuto al fatto che all'interno dello stazioni spaziali la presenza di insegnanti è piuttosto rara, e la maggior parte degli spaziali viene formata tramite corsi di apprendimento standardizzati e automatici (libri, file multimediali eccetera). Di conseguenza la maggior parte degli spaziali ha la stessa esatta formazione per i primi anni di vita, e inizia a differenziarsi dalle altre comunità in età più avanzata, quando ha le prime interazioni con gli umani della superficie o di altre stazioni.
    Per quanto riguarda la loro storia, gli Spaziali furono "creati" attorno all'anno 2900 (vecchia datazione) nella Seconda Guerra di Annessione. La tecnologia aerospaziale ancora primitiva richiedeva lunghissime permanenze nello spazio da parte degli equipaggi per le missioni più distanti dalla Terra, e con la guerra queste permanenze aumentarono ancora. Fu quindi studiata una soluzione per permettere agli equipaggi di non dover quasi mai tornare a terra e, dopo una cospicua dose di fallimenti, si arrivò alla costruzione di veicoli in grado di consentire caratteristiche abitative idonee.
    Si ebbero così dei "proto-spaziali", individui nati sulla superficie dei pianeti ma che passavano il grosso della propria vita lontano da essa, subendone tutti gli effetti negativi del caso. Durante la guerra furono raccolti dati a sufficienza per iniziare a mitigare in qualche modo gli effetti negativi della vita nello spazio ma fu solo cento anni dopo, nel corso della Terza Guerra di Annessione che spuntarono i primi Spaziali veri e propri. In seguito alla precedente guerra erano stati costruiti numerosi impianti di attacco e monitoraggio orbitale ed erano stati addestrati equipaggi appositi, ma la possibilità far passare l'intera vita nello spazio ad un essere umano era stata trattata solo dal punto di vista teorico. In quel momento la grossa richiesta di operatori spaziali consentì di trasformare quelle teorie in realtà, con la necessità di creare stazioni di ascolto autosufficienti nello spazio profondo. Non mancarono gli orribili fallimenti, ma gli esperimenti ebbero successo. Già dal 2950 circa (vecchia datazione) gli abitanti delle varie stazioni spaziali erano appellati come "Spaziali", e nella Quarta Guerra di Annessione sono registrati numerosi Spaziali di seconda o terza generazione. Nei secoli successivi si diffusero a macchia d'olio assieme ai Terrestri, occupando le regioni spaziali e orbitali di quasi qualsiasi altro mondo colonizzato.

    Distribuzione

    Gli Spaziali non hanno una patria vera e propria, ma abitano le varie installazioni orbitali o spaziali dell'Umanità. Esistono comunità di spaziali in orbita a praticamente qualsiasi mondo della Repubblica Solare, oltre che nelle varie stazioni minerarie delle cinture di asteroidi. Sono praticamente assenti nell'Ammasso delle Iadi, fatta eccezione per alcune piccole comunità orbitanti attorno a Veive (e tenute sotto stressa sorveglianza dalla Keitto-Kei). Anche nello spazio-di-nessuno risultano estremamente diffusi, tipicamente nelle stazioni spaziali dei vari mondi abitati oppure come prima o seconda popolazione dell'infinito numero di enclavi di criminali nascoste nello spazio profondo.

    Lingua

    Gli spaziali parlano la lingua comune chiamata "Solare". A causa del massiccio utilizzo di nastri di apprendimento standard a bordo degli impianti spaziali, la varietà dialettale è piuttosto scarsa tra gli spaziali, e l'accento piuttosto omogeneo (si dice che gli spaziali parlino il Solare meglio dei Terrestri stessi). E' possibile che la lingua parlata di uno spaziale subisca qualche contaminazioni dai dialetti parlati nell'eventuale mondo sottostante alla loro stazione spaziale, ma non è un'occorrenza comune. Solitamente uno spaziale impara tale dialetto o dialetti piuttosto come lingue secondarie.

    Relazioni con altre razze

    Gli Spaziali tendono ad avere buoni rapporti con la maggior parte delle altre razze, Hyadesiani a parte (per ovvi motivi che saranno trattati nel loro approfondimento). Il loro modo di fare rilassato tende a fare buona impressione sugli stranieri, motivo per cui all'inizio il grosso degli ambasciatori della Repubblica Terrestre erano proprio spaziali.
    Gli spaziali sono tra i pochi a non avere pregiudizi o antichi rancori verso i Terrestri: in passato, nei giorni di imperialismo sfrenato della Terra, gli spaziali godevano infatti di uno status privilegiato rispetto ad altre minoranze, in quanto insostituibile parte delle varie strutture spaziali.
    Verso le altre sottorazze umane non vi sono particolari relazioni bizzarre, eccezion fatta per i Pershkin. Questi ultimi rifiutano infatti quasi tutta la tecnologia, mentre gli spaziali ne dipendono completamente. Pur non essendovi aperta ostilità tra le due sottorazze, è quasi inevitabile che quando uno Spaziale interagisce per più di qualche minuto con un Pershkin se ne generi una discussione sull'eticità o meno dell'utilizzo della tecnologia per qualsiasi cosa. Queste schermaglie tendono a finire con Pershkin stizziti e Spaziali placidamente divertiti, ma sono stati registrati più casi in cui scontri di questo tipo siano degenerati sul piano fisico.

    Consigli in-game


    Classi consigliate

    Gli spaziali sono una razza decisamente poco portata per lo scontro fisico mentre, al contrario, eccellono nell'utilizzo delle armi da fuoco e nell'utilizzo della mente. Ranger e Demolitore sono le classi da combattimento in cui possono dare il meglio (la prima in particolare), ma non disdegnano altri compiti che richiedano più l'utilizzo della testa: Hacker, Accademico e Ingegnere sono tutte classi che permettono di sfruttarne le capacità mentali, e che hanno scarse opportunità di doversi trovare nei pressi di un avversario. Anche Medico è una scelta interessante, ma implica un certo rischio di trovarsi a tu per tu con avversari malintenzionati, a seconda della situazione. Infine, la classe di Pilota Spaziale è decisamente azzeccata: dopotutto si tratta del loro ambiente di vita "naturale".

    Stile di combattimento consigliato

    Gli Spaziali sono decisamente portati per il combattimento a distanza. La loro scarsa prestanza fisica li rende estremamente fragili in corpo a corpo (anche se non devono sottovalutare nemmeno i danni ricevuti a distanza), pertanto è consigliabile tenerli quanto più possibile lontani dai nemici. Per fare questo possono permettersi l'utilizzo di fucili d'assalto e di precisione fin dal livello uno, riuscendo a causare danni ingenti da lontano fin da subito. Nel caso i nemici riuscissero ad avvicinarsi più del previsto, gli spaziali possono equipaggiare anche armi da fuoco da distanza ravvicinata di notevole potenza, così da tentare di dare il colpo di grazia in extremis prima di essere assaliti. La loro scarsa Forza non gli consente di indossare armature particolarmente buone, che in genere risulteranno troppo pesanti all'inizio, ma la Rapidità di prim'ordine li abilita ad equipaggiare mimetiche di alto livello.
    I ruoli migliori che gli si addicono sono quelli di cecchino o comunque di specialista di armi a lunga gittata di vario tipo. Ottimi come moltiplicatori di forza in formazioni di vario tipo, risultano però piuttosto rischiosi da giocare in solitaria, vista la scarsa quantità di danni che possono sopportare; rendono meglio in genere quando possiedono alleati in squadra in grado di bloccare l'avanzata dei nemici o di deviarne l'attenzione.
    In sintesi gli spaziali sono una buona razza per chi voglia giocare come cecchino o divertirsi con le armi da fuoco in generale, ma é consigliabile utilizzarli con particolare attenzione a causa del poco margine di errore concesso nel loro utilizzo...
     
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2 replies since 31/5/2021, 20:15   443 views
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